Avrei voluto pubblicare questa poesia nell'anniversario del crollo del ponte Morandi di Genova, avevo avuto il consenso da parte dell'autore, ma la memoria non mi ha sostenuta, non è inossidabile Cavaliere è sovraffollata, mi dispiace.
Il ponte delle lacrime
Genova 14.08.18
Oggi nel suo cupo cielo
Alta s’è sparsa una grigia nube di fumo e polvere
Investito ha il sole d’una triste e desolata lacrima
Allorché gabbiani sul mare serravano le ali
In templare silenzio di morte
Piangi amico mio
Piangi amica mia
Che ben ne avete donde
Non si son spezzati solo nervi d’acciaio
Ma pure anime e corpi
Ignari d’un fato impietoso
Ignari d’incuria di mani potenti
Guidate di stupidità e negligenza
E d’oro assetate di avidità
Ben ne avete donde
Di chiedere nello strazio i mille perché di una fine
Tanto misera illogica da far impallidire la ragione
Da far arrossire di vergogna bieco volto d’un Creso
Per un vile e arrogante errore che mai fu il vostro
Piangi amico mio
Piangi amica mia
Con voi piangono
D’un mondo lacrime vere
D’un altro lacrime false
Con voi piange il bene
Con voi ride e tace il male
Piangi amico mio
Piangi amica mia
Domani senza alcuna gioia
Più non vivrete un’ora felice
Solitari vivrete soli
Con sempre nuovo pianto
Col dolore dell’eterno silenzio
Piangi amico mio
Piangi amica mia
Ma restate non andatevene
Lacrime d’innocente amore
Agli occhi asciugati da poco
Arido e morto appare il mondo
Sergio Celle
Mi è piaciuta molto la poesia, bellissimo post, a seguire il blog.
RispondiEliminaBlog Enfim
Una poesia che ragiona con il cuore.
RispondiEliminaCiao Sciarada.
Bellissima poesia,ottima scelta!
RispondiEliminaChe poesia! Verità assoluta. Innocenti morti e colpevoli che se la caveranno come sempre perchè son sempre le vittime ad avere la colpa.
RispondiEliminaMolto bravo!
Stupenda questa poesia.
RispondiEliminaHai fatto bene a condividerla con noi anche se in ritardo rispetto alla ricorrenza.
Versiche suscitano emozioni profonde,profonde quanto il dolore,quanto la triste verità.Grazie per aver condiviso.
RispondiEliminaBellissima Sciarada. Ti è scaturita dal cuore colmo di dolore e rabbia. Questo io vedo e leggo.
RispondiEliminaLacrime vere e false, sorrisi o indifferenza di chi ha errato. Ma tutto ciò non riporterà indietro tutte quelle vittime innocenti, purtroppo.
Un forte abbraccio.
Una bella poesia, attualissima anche al giorno d'oggi.
RispondiEliminaPoesia bellissima che colpisce anche nel vero problema, l'incuria di chi pensa solo ai soldi e quindi evita le manutenzioni senza tenere conto del pericolo apportato alla comunità. Sono certo che il suo autore ti sarà riconoscenete. Buon fine settimana ed a presto.
RispondiEliminaRitorno per chiederti notizie su Sergio Celle. Sembra che il suo blog sia stato annullato da Google+. Ne ha aperto un altro o è riuscito a salvare il suo da qualche parte ? Grazie e, se preferisci, puoi rispondermi su naldorielio42@gmail.com. Ciao.
RispondiEliminaCiao Elio, chiedo al diretto interessato e ti faccio sapere.
EliminaBuona domenica a tutti e grazie.
RispondiEliminaIl tempo non è una mia priorità. Così con molto ritardo, per quanto colpevole e innocente, ringrazio la signora Sciarada per la pubblicazione rivolta a ricordare un tragico evento e tutti i suoi amici che seguono questo fantastico blog.
RispondiEliminaSergio Celle.