Solo la mente che vive l'inverno può comprendere il freddo paesaggio invernale di gennaio non riscaldato dal sole e percepire altro oltre le note di infelicità nei suoni del vento e delle foglie secche che eseguono la partitura musicale della terra spoglia per chi, immerso nella neve, ascolta e scorge il niente che è altrove e il niente che ha davanti agli occhi.
Bisogna avere una mente invernale
Per considerare il gelo e i rami
Degli alberi di pino ricoperti di neve;
Aver avuto freddo per molto tempo
Per vedere i ginepri irrorati di ghiaccio
Gli abeti rossi ruvidi nel luccichio distante
Del sole di gennaio; e non pensare
Di ogni infelicità nel suono del vento,
Nel suono di poche foglie
Qual è il suono della terra
Pieno dello stesso vento
Che sta soffiando nello stesso luogo nudo
Per l'ascoltatore, che ascolta nella neve,
Un niente lui stesso, scorge
Niente che non sia lì e niente che sia.
L'Uomo di Neve da Harmonium - 1923
Wallace Stevens
Liberamente tradotta da me medesima
Cara Sciarada, è difficile commentare una così bella poesia.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Bellissimo Sciarada, anche se nascosto tra la neve ed anche se solo un fruscio tra le foglie secche, il niente è tutto. Bacio enorme, grazie.
RispondiEliminaHi Sciarada, this is a brilliant photo, thank you.
RispondiEliminaIl freddo e la neve hanno una sua magia, ma, come riporti tu, bisogna andare oltre, per sentirsi parte del tutto.
RispondiEliminaBuon e Sereno Anno a te e ai tuoi cari, Stefania
Anche il sole dei giorni d'inverno racchiude poesia !
RispondiEliminaNiente nulla o niente altro? Te stò a provocà'.
RispondiEliminaE quando mai.
EliminaPatrizia
Tutti i movimenti della natura generano musica, sta a noi recepirla come musica dolce, per viverla come colonna sonora di un pezzo della nostra vita. Buona serata Sciarada!
RispondiEliminaViene primavera.
RispondiEliminaPatrizia