Eh, si! Lo splendore dell' aprile italiano ha il potere di far fiorire la felicità lì dove la felicità non c'è, lì dove le rigide regole di comportamento hanno risucchiato la linfa vitale e, nella semplicità di un paesaggio dai variegati colori che sprigiona tutti i suoi profumi, scioglie i sensi di colpa che incatenano l'anima e la mette a nudo, la rende libera.
" ... Lo splendore dell'aprile italiano era ai suoi piedi. Il sole la inondava di luce e il mare giaceva addormentato, muovendosi debolmente. Al di là della baia, anche le incantevoli montagne, dai colori squisitamente variegati, erano addormentate nella luce; e sotto la sua finestra, in fondo al pendio erboso costellato di fiori dal quale si ergevano le mura del castello, un grande cipresso si stagliava come un'enorme spada nera contro le tenui sfumature azzurre, violette e rosa delle montagne e del mare. Restò a bocca aperta. Una simile bellezza… e lei lì ad ammirarla. Una simile bellezza… e lei lì, viva, a parteciparne. Il suo volto era immerso nella luce. Profumi deliziosi salivano alla finestra e l'accarezzavano, una brezza leggera le sollevava dolcemente i capelli.
Laggiù nella baia un gruppo di barche da pesca quasi immobili stavano sospese sul mare calmo, come uno stormo di uccelli bianchi. Che meraviglia, che splendore! Non essere morta prima… aver avuto la possibilità di vedere, respirare, sentire tutto questo… Restò a bocca aperta, incantata. Era la felicità? Com'era povera e mediocre la vita di tutti i giorni. Ma cosa dire, come descriverla? Non stava più nella pelle, era come se fosse troppo piccola per contenere tutta quella felicità, come trovarsi in un bagno di luce. Era sorprendente provare questa beatitudine totale, perché qui lei si trovava, e non faceva né avrebbe fatto una sola cosa per gli altri, non doveva fare nulla che non avrebbe desiderato. A sentire le persone che era solita frequentare, avrebbe dovuto perlomeno avere dei dolori. E invece neanche uno. C'era qualcosa di strano. Era incredibile che a casa fosse sempre così buona, così tremendamente buona, e ne avesse soltanto sofferenze; là si dedicava interamente agli altri ed era vittima di malesseri di ogni sorta: fitte, dolori e momenti di sconforto. E ora che si era spogliata di tutta la sua bontà e l'aveva lasciata alle spalle come un mucchio di vestiti inzuppati di pioggia, non provava che gioia. Denudata della bontà, godeva nel ritrovarsi nuda. Era svestita e raggiante... "
" ... Lo splendore dell'aprile italiano era ai suoi piedi. Il sole la inondava di luce e il mare giaceva addormentato, muovendosi debolmente. Al di là della baia, anche le incantevoli montagne, dai colori squisitamente variegati, erano addormentate nella luce; e sotto la sua finestra, in fondo al pendio erboso costellato di fiori dal quale si ergevano le mura del castello, un grande cipresso si stagliava come un'enorme spada nera contro le tenui sfumature azzurre, violette e rosa delle montagne e del mare. Restò a bocca aperta. Una simile bellezza… e lei lì ad ammirarla. Una simile bellezza… e lei lì, viva, a parteciparne. Il suo volto era immerso nella luce. Profumi deliziosi salivano alla finestra e l'accarezzavano, una brezza leggera le sollevava dolcemente i capelli.
Laggiù nella baia un gruppo di barche da pesca quasi immobili stavano sospese sul mare calmo, come uno stormo di uccelli bianchi. Che meraviglia, che splendore! Non essere morta prima… aver avuto la possibilità di vedere, respirare, sentire tutto questo… Restò a bocca aperta, incantata. Era la felicità? Com'era povera e mediocre la vita di tutti i giorni. Ma cosa dire, come descriverla? Non stava più nella pelle, era come se fosse troppo piccola per contenere tutta quella felicità, come trovarsi in un bagno di luce. Era sorprendente provare questa beatitudine totale, perché qui lei si trovava, e non faceva né avrebbe fatto una sola cosa per gli altri, non doveva fare nulla che non avrebbe desiderato. A sentire le persone che era solita frequentare, avrebbe dovuto perlomeno avere dei dolori. E invece neanche uno. C'era qualcosa di strano. Era incredibile che a casa fosse sempre così buona, così tremendamente buona, e ne avesse soltanto sofferenze; là si dedicava interamente agli altri ed era vittima di malesseri di ogni sorta: fitte, dolori e momenti di sconforto. E ora che si era spogliata di tutta la sua bontà e l'aveva lasciata alle spalle come un mucchio di vestiti inzuppati di pioggia, non provava che gioia. Denudata della bontà, godeva nel ritrovarsi nuda. Era svestita e raggiante... "
Un incantevole aprile
Elizabeth von Arnim
è proprio vero amica mia: c'è una luce che incanta in questi giorni, e mi piace pensare che tutta la creazione si stia preparando per rendere più radiosa e splendente la resurrezione del Signore!!!
RispondiEliminaUn abbraccio forte forte e una santa Pasqua
Caspiterina Sciarada, è bellissimo questo pezzo...
RispondiEliminaMi sono sentita libera leggendo...grazie!!!
Evviva la Primavera in Aprile...che creazione meravigliosa...
Baciiii...
Benvenuto aprile, con le tue meraviglie, e grazie a te delle belle immagini, cara Sciarada.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio, cara amica.
Tomaso
Splendido questo testo! Con estrema sensibilità e delicatezza l'autrice svela attraverso la sua protagonista una verità profonda. E tutto il testo è soffuso della bellezza e dell'incanto del luogo nel mese che più di ogni altro si veste di luce primaverile.
RispondiEliminaBellissime,note, immagini a corredo del tuo bel racconto.Mare e cielo,da primo giorno della creazione,ed un bisogno di sentirsi nuovi,in questo splendido mondo,che si rinnova ogni giorno,ad ogni stagione.Un abbraccio ed una gioiosa Pasqua.
RispondiEliminaIl sole inondava di luce il mare addormentato, lo splendore d'Aprile...
RispondiEliminaScatti bellissimi fanno da cornice allo splendido racconto!
Un abbraccio e buona serata da Beatris
Bell'augurio per questo mese di aprile!Tanti cari auguri a te per la Santa Pasqua!Rosetta
RispondiElimina….la primavera è arrivata anche se ancora non è stabile ma i colori e i profumi ci deliziano la mente e il tepore del sole riscalda i cuori, complimenti per il bel post
RispondiEliminaUn abbraccio da pia ciao
BONSOIR BONSOIR QUE j'aime tes photos et tu sais je suis Bretonne donc oui j'adore la mer
RispondiEliminaet tu as eu de la chance de pouvoir observer ce superbe paysage
Merci pour ces si belles couleurs bisous
Che meraviglioso post!
RispondiEliminaBuona Pasqua!
Bello lo stile con il quale questa scrittrice descrive come ha vissuto il mese d'aprile nelle sue vacanze in Italia.
RispondiEliminaSerena e felice Pasqua d'amore per te e i tuoi cari.
Un affettuoso abbraccio
enrico
⋰˚هჱܓ Muito lindo!
RispondiEliminaFELIZ PÁSCOA!!!
┏╮/╱
╰ჱ ╮
╱/╰┛
Una bellezza ed uno splendore che valgono, in forme diverse, per tutti i mesi dell'anno, ma aprile è assolutamente speciale!
RispondiEliminaBuona Pasqua, Costantino.
Ciao Sciarada !
RispondiEliminaFino ad oggi, Aprile assomiglia marzo, vale a dire con un tempo di marcio. Ma sembra che il weekend di Pasqua sta per essere bella. Sono contento che mio figlio sarà in grado di ottenere i suoi cioccolatini in giardino.
Felice Pasqua !
Baci
Ciao, tantissimi auguri per una Pasqua serena.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Antonella
Ciao Sciarada, auguri per una serena Santa Pasqua a te e alle persone a te più care
RispondiEliminaun abbraccio
Tiziano.
Ciao Sciarada!!
RispondiEliminaIncantevoli parole cara amica essere pervasi i dal senso di libertà assoluta..che desiderare di più!
Buona Pasqua di meraviglie e gioie per la vita
Un abbraccio grande
Ciao Sciarada, c'è splendore in queste tue foto e nel testo di questa autrice, speriamo che Aprile regga il confronto e non ci deluda. Ti lascio i miei auguri di Buona Pasqua, serenità e pace a te e alle persone a te più care. Un abbraccio Stefania
RispondiEliminaCos'altro posso aggiungere a questo tuo superbo post...
RispondiEliminaTantissimi auguri di una Santa e grandiosa Pasqua a tutti in famiglia.
Bacissimi Sciarada.
Buona Pasqua cara Sciarada a te e famiglia...
RispondiEliminaGli auguri più sinceri per una Santa Pasqua lieta e serena!
RispondiEliminaUn abbraccio...ciao.