Secondo Lao-Tze
"Ciò che per il bruco è la fine del mondo per il resto del mondo è una bella farfalla" , ma , ciò che per l'essere umano è la fine della vita per il resto della vita che cos'è ?
Se l'essere umano osserva dall'esterno e conosce la metamorfosi del bruco e anche se gli piacerebbe non può svelargli il mistero della sua trasformazione, chi è che osserva dall'esterno e conosce la fine della vita dell'essere umano senza potergli svelare il mistero di questa sua inquietante trasformazione?
Questo parallelismo azzardato ha lo scopo di porre l'accento su quell' evento che conclude lo sprazzo di esistenza di cui facciamo esperienza vivendo. La morte è per tutti un'incognita che una volta risolta non potrà essere spiegata a chi ancora è rinchiuso in un involucro corporeo e guardarla con gli occhi del bruco o con la spiritualità dell'essere umano che ci permette di percepire e sentire ciò che non si vede, è una scelta solo nostra. Nel brano che segue, la signora Morte, assurta ad entità che manifesta tutta la forza della sua imbattibilità, si nutre ad aeternum della vita che si riproduce e per paradosso, assecondando la propria natura, è felice di annientare chi per lei è fonte di vita, forse conosce la verità che noi ignoriamo?
" Lungo il cammino della vita la signora Morte passeggiava con tranquillità senza che alcuno le fosse di disturbo. Sorrideva sarcastica agli uomini, sprezzante della loro angoscia, superba ed arrogante li avvicinava indesiderata, sorniona giocava con loro avvicinandosi e allontanandosi senza chiedere, abituata ad avere.
Fra tanti uguali uno attirò la sua attenzione, voltato di spalle, incurante della sua presenza, vestito di un candido abito, lo apostrafò : " sono la Morte, piccolo uomo, decido per te, voltati voglio vedere sul tuo viso la paura ".
L'uomo si voltò e rispose : " sono un medico ed ho un solo nemico, il suo volto non mi fa paura ".
La Morte si indispettì e continuò : " come difenderai te e gli altri dai miei mille artigli ? " .
- " Studierò ogni giorno per conoscerli uno ad uno ed uno a uno imparerò a spezzarli ".
Ancora più irritata la morte incalzò : " essere presuntuoso aspetterò la tua stanchezza ed il tuo abbandono così da rubarteli al sonno ".
Con voce sicura il medico rispose : " il lamento dei malati mi terrà sveglio ed il loro sollievo sarà il mio riposo ".
Una smorfia segnò il viso della morte gonfia di rabbia, attaccò ancora : " confiderò sul tuo corpo e quando lui diverrà vecchio e debole sorriderò alla tua impotenza ".
Di nuovo il medico : " non sperare su ciò perché benché vecchio ed infermo altre braccia saranno le mie ed altre gambe mi sorreggeranno davanti a te ".
La Morte come in un senso di rassegnazione chinò il capo per un momento, poi improvvisamente si rivolse all'uomo dandogli le spalle, e con tono falsamente sommesso ma ironico lo apostrofò così : " sciocco essere, attenderò che tu ed io saremo una cosa sola, e la Morte sai non fa dispetto alla Morte " .
A quelle parole il medico si sentì debole ed inerme, il suo corpo si piegò e le lacrime gli rigarono il viso, ma in quel preciso istante una voce si alzò alle spalle dei due : " sono il figlio e dove mio padre terminerà il suo cammino, li inizierà il mio e chiederò a mio figlio di fare altrettanto, e lui pregherà il suo, così per tutto il tempo ".
Un urlo uscì dalla bocca della Morte : "maledetti testardi " , e scappò via imprecando furiosa. Si racconta che per molto tempo fu possibile udire, proveniente da lontano, lassù oltre le nubi, una risata di felicità. "
© Golconda
Buona celebrazione a tutti voi
per la festa di Samhain, per la festa di Ognissanti e per la Commemorazione dei Defunti
Bentrovati!
Bentrovati!
In ordine di pubblicazione, per chi è interessato :
Mamma mia, splendide le tue parole e grazie per il racconto di Golconda.
RispondiEliminaTutto ben fatto, mi piace. Baci Sciarada.
grazie. ..
RispondiEliminaCara Sciarada, non ce post più adatto al mio post nel mio blog di quando una cara persona ti lascia per semüpre.
RispondiEliminaCiao e grazie delle frasi bellissime.
Un abbraccio ricordando i t^nostri defunti.
Tomaso
Un segno di continuità, tra padre e figlio, di generazione in generazione, nella lotta impari contro la Fine.
RispondiEliminaUna lotta impari ma certo non infruttuosa contro quella che non è Sorella Morte,ma qualcosa di terribile e di tremendo.
Mia Diletta, morte per me corrisponde ad un brivido...
RispondiEliminaChe bella ed emozionante sorprea vedere il mio blog illuminato...
Ti coccolo tutta.
Che bello questo tuo post, tutto davvero splendido, in particolare ho letto con interesse il racconto di Golconda. Un abbraccio Stefania
RispondiEliminaps. in questo ultimo periodo mi sono un po' persa presa da altri impegni, chiedo venia. Per il calendario dell'Avvento se è ancora libero mi prenoto per il giorno 11 Dicembre.
Bellissimo post su cui riflettere...Non moriremo mai fin che qualcuno ci porterà nel suo cuore noi continueremo a vivere in lui.
RispondiEliminaBuona giornata.
Antonella
Ciao, ti ho mandato mail, per favore, controlla che ti sia arrivata correttamente. Grazie, Costantino
RispondiEliminaPost semplicemente stupendo! Sia la prima parte sia la seconda. Buona giornata un abbraccio
RispondiEliminaenrico
✿✿ミ
RispondiElimina۵ Olá!
✿ Lindo!
Bom domingo!
✿ミ
╭✿╯Boa semana!
╰✿╮Beijinhos do Brasil.
La vita e la morte si contengono.. l'una fa parte dell'altra in un certo senso. Il racconto è davvero bello!
RispondiEliminaBellissimo post! Buona giornata e a presto... Dream Teller ^^