Pagine

giovedì 4 settembre 2014

Tra luce e oscurità sul Carro d' Oro


" ... Sole fecondo , che col carro ardente
porti e nascondi il giorno*, e nuovo e antico
rinasci, nulla più grande di Roma
possa mai tu vedere! " ...

Carmen saeculare
Quinto Orazio Flacco

col carro ardente / porti e nascondi il giorno* = Il Carro del Sole

" ... D'oro era l'asse, d'oro il timone, d'oro il cerchione
delle ruote e d'argento la serie dei raggi;
lungo i gioghi, topazi e gemme poste in fila
per riflesso del Sole emanavano sfavillanti bagliori ..."

Le metamorfosi - Libro II
Ovidio

era trainato da Eoo, Piroide, Etone e Flegone, quattro cavalli lucenti che lanciavano fuoco dalla bocca e dalle narici,

" ... Facile non ti sarà reggere cavalli
così focosi per le fiamme che hanno in petto
 e spirano da bocca e froge ... "

" ... gli alati cavalli del Sole, Eòo, Prois, Èton
e Flègon, l'ultimo, riempono l'aria di nitriti
e di fiamme, scalpitando di fronte alla barriera.
Non appena Teti, che non sa quale destino attenda il nipote,
l'apre, schiudendo a loro gli spazi del cielo immenso,
quelli si lanciano fuori, scalciando le zampe nell'aria
squarciano la cortina di nebbie e sollevandosi sulle ali
superano gli Euri che nascono nelle stesse regioni ... "

Le metamorfosi - Libro II
Publio Ovidio Nasone

era guidato dal dio Helios - Apollo Febo

" ... Avvolto in un manto purpureo, Febo sedeva
su un trono tutto sfolgorante di smeraldi luminosi:
ai suoi lati stavano il Giorno, il Mese e l'Anno,
i Secoli e le Ore disposte a uguale distanza fra loro;
e stava la Primavera incoronata di fiori,
stava l'Estate, nuda, che portava ghirlande di spighe,
stava l'Autunno imbrattato di mosto
e l'Inverno gelido con i bianchi capelli increspati ... "

Le metamorfosi - Libro II
Publio Ovidio Nasone

e nel tragitto che percorreva quotidianamente era preceduto da Eos - Aurora che spargeva petali di rosa, 

" ... ecco che all'erta dal lucore di levante
l'Aurora spalanca le sue porte purpuree e l'atrio colmo
di rose: fuggono le stelle, che Lucifero raduna
in schiere, lasciando per ultimo il campo celeste ... "

Le metamorfosi - Libro II
 Publio Ovidio Nasone 

veniva assistito dalle Ore

" ... ordinò alle Ore in attesa di aggiogare i cavalli
Rapide le dee eseguono l'ordine e dal fondo delle stalle
traggono i destrieri sazi di succo d' ambrosia, che spirano
fuoco, e adattano loro i morsi tintinnanti ... "

Le metamorfosi - Libro II
 Publio Ovidio Nasone 

e trasportava l'astro solare che tracciava l'arco del giorno sorgendo dal fiume Oceano ad oriente per tramontare sul fiume Oceano ad occidente dopo aver raggiunto l'apice del cielo.
La magia di una bacchetta d'oro, che permetteva il continuum del viaggio dalla luce all'oscurità e dall'oscurità alla luce, riportava Helios - Apollo Febo ad oriente per riposare nella sua reggia costruita su maestose colonne, decorata con oro, argento, rame e avorio.

" ... Alta si ergeva la reggia del Sole su immense colonne,
tutta bagliori d'oro e fiammate di rame;
lucido avorio rivestiva la cuspide del frontone
e i battenti della porta emanavano riflessi argentei.
E qui l'arte eclissava la materia, perché il dio del fuoco
vi aveva cesellato i mari che circondano la terra,
l'universo intero e il cielo che lo sovrasta ... "

Le metamorfosi - Libro II
Publio Ovidio Nasone  


P. S. 
Riuscite a vedere il viso che sembra nascondersi dietro le nuvole nella parte superiore della foto a destra dell'antenna più alta?

11 commenti:

  1. Cara Sciarada, veramente un bel post, mi sono sforzato di guardare, e si vede chiarissimo, le nuvole spesso fanne delle strane forme!!!
    Non conosco questo libro, L e Metamorfosi, e credi sia molto interessanti.
    Ciao e buona giornata cara amica.
    Tomaso

    RispondiElimina
  2. Queste sono le foto cha amo di più.
    Grazie della visita Sciarada
    un abbraccio
    Maurizio

    RispondiElimina
  3. Un connubio di versi speciali per una foto eccezionale...tutto molto bello, davvero....luci e ombre che riescono dare sensazioni davvero particolari...Buonanotte a te, un abbraccio Stefania

    RispondiElimina
  4. Joli post Sciarada.
    Quel beau ciel !
    Ciaio et baci.

    RispondiElimina
  5. Eccomi finalmente di ritorno, Sciarada. Ammiro la tua foto splendida. Leggo il tuo affascinante post e mi chiedo quale poteva essere vivere i giorni in un tempo dove la mitologia e tutta la sua simbologia impregnavano la vita dell'uomo, in un immaginario collettivo così ricco e fecondo di emozioni.

    RispondiElimina
  6. colori bellissimi...è bello cercare forme nelle nuvole...io ci vedo anche un pterodattilo!! :-/
    saluti!

    RispondiElimina
  7. Studiarli a scuola era un obbligo, una coercizione, ma erano grandissimi poeti!

    RispondiElimina
  8. je viens te dire bonjour sous la pluie depuis ce matin mais tout se passe bien
    bise et bonne journée

    RispondiElimina
  9. Uno spettacolo affascinante!
    Mia cara Sciarada, mi sono affacciata nella tua bellissima immagine, ho visto a sinistra l'idea di un putto alato e in alto a destra, il Dio delle tempeste con una bocca grande gonfiata del respiro del vento.
    Grazie mia cara, l'idea che in quella superba immagine io avrei potuto giocare con la fantasia ,mi ha divertito davvero tanto:)
    Per te tanti baci e cari abbracci.
    Luci@

    RispondiElimina
  10. Bella serie d'immagini e citazioni in un abbinamento eccezionale.
    Buona giornata un abbraccio
    enrico

    RispondiElimina