Nell'inverno che vede il 1838 cedere il posto al 1839, Frédéric Chopin per alleviare i disturbi che la tisi gli provoca, si concede insieme alla compagna George Sand, un soggiorno nella certosa di Valldemosa sull' isola spagnola di Maiorca nell'arcipelago delle Baleari, qui le gocce di pioggia che assumono un aspetto greve, trasformandosi con l'immaginazione in lacrime, ispirano, come accenna la Sand nel suo libro "Storia della mia vita", il più famoso preludio composto da Chopin: "Preludio Op. 28, No. 15 Re bemolle Maggiore", conosciuto anche come "Preludio della Goccia di pioggia"
" ... È là che egli compose le più belle fra quelle brevi pagine che intitolò modestamente Preludi
… Ve n’è uno che gli fu ispirato da una di quelle lugubri serate di pioggia che gettano l’animo in un terribile stato di prostrazione. Quel giorno l’avevamo lasciato in buona salute, Maurice e io, per recarci a Palma e acquistare alcune cose di cui avevamo necessità. Era venuta la pioggia, i torrenti erano straripati, avevamo impiegato sei ore per percorrere tre leghe e trovarci, poi, nel mezzo di una inondazione. Rientrammo in piena notte, senza scarpe, abbandonati dal nostro vetturino, fra ogni sorta di pericoli. Ci affrettavamo pensando alla inquietudine del nostro ammalato: inquietudine che in effetti era stata viva, ma si era poi raggelata in una sorta di disperazione tranquilla, ed egli suonava piangendo il suo mirabile preludio. Vedendoci entrare balzò in piedi e lanciò un grido, poi, stravolto in viso e con voce strana, ci disse: "ah! lo sapevo che eravate morti!". Quando si riprese e dopo essersi reso conto dello stato in cui eravamo fu nuovamente colto dall’inquietudine per i pericoli che avevamo corso. In seguito mi confessò che mentre ci aspettava aveva visto tutto come in un sogno; poi, non riuscendo più a distinguere il sogno dalla realtà, si era calmato e quasi assopito suonando il pianoforte, persuaso di esser morto egli stesso. Si vedeva annegato in un lago, pesanti gocce d’acqua gelida gli cadevano sul petto con cadenza regolare, e quando gli feci notare il rumore delle gocce di pioggia che effettivamente cadevano ritmate sul tetto negò di averle udite. Si stizzì anzi della mia allusione a questa armonia imitativa e protestò con tutte le sue forze – e aveva ragione – contro la puerilità di queste imitazioni dell’orecchio. La sua composizione di quella sera era ben piena delle gocce di pioggia che risuonavano sulle tegole della certosa, ma esse si erano tradotte, nella sua anima e nel suo canto, in lacrime che cadevano dal cielo nel suo cuore..."
Se siete interessati alla vita di questo grande compositore potete cliccare su Frédéric Chopin, un post di un comune amico blogger
la rondeur de la goutte marié avec un cactus.. superbe!
RispondiEliminaGrazie di cuore Elfi, un bacio!
EliminaVoglio ringraziarti Sciarada, perché questo tuo post accompagnato da una musica straordinaria , mi ha ricordato una poesia per me speciale: "la pioggia del pineto" di Gabriele D'Annunzio!
RispondiEliminaHi B.S.
EliminaGrazie a te per aver menzionato una cosi pregevole poesia!
Post avvincente ed emozionante, mia Diletta.
RispondiEliminaMi sono commossa.
Le foto sono strepitose.
Abbraccio infinito e buona domenica !
Grazie Mio Dolce Sorriso, tu mi commuovi ad ogni sillaba e ad ogni abbraccio! Bacio!
EliminaHo letto il commento di Elettra. La pioggia nel pineto - una poesia bellissima - non è segnata tuttavia dall'inquietudine e dalla tristezza che vibrano nella musica di Chopin. Splendide queste foto che fanno di una goccia di pioggia un intero mondo da scoprire.
RispondiEliminaE anche sull'header: da tempo ti volevo chiedere conferma che si tratti dell'arco di Costantino.
Ciao Ambra, tu e Elettra avete posto l'accento proprio sugli aspetti che questo post voleva toccare: nelle immagini c'è la vivacità e la solarità delle gocce di pioggia che ricordano la vitalità della natura e dei sensi che D' Annunzio descrive in maniera eccellente e sublime, ma nelle stesse vi sono anche le spine che rimandano al dolore di un vissuto che, come impeccabilmente dici tu, coglie l'inquietudine e la tristezza delle gocce di pioggia che si fanno musica di struggente bellezza.
EliminaPer quanto riguarda l'header, confermo che si tratta dell' arco di Costantino immortalato dopo l 'inconsueta e bellissima nevicata a Roma nel 2012!
Un abbraccio e grazie!
Grazie per questo post Sciarada. Belle le immagini, interessante la storia, favolosa la musica. Buona domenica un abbraccio
RispondiEliminaenrico
Ciao Enrico, grazie a te per tutto, sorridente lunedì e un abbraccio!
Eliminaciao sciarada, molto interessante il post, grazie per le informazioni, complimentissimi per le immagini stupende, buona domenica a presto rosa.)
RispondiEliminaCiao Rosa e grazie, sono tanto contenta che le immagini ti piacciano; meno male che la Sand ha svelato il retroscena di un così grande capolavoro musicale che racconta il tormento dell'Anima!
EliminaMolto belle queste immagini, accompagnate da musica appropriata, interessante la storia. Un abbraccio.
RispondiEliminaCiao Antonietta e grazie anche a te, sei un tesoro!
EliminaMi avvolgo nel tuo abbraccio e lo ricambio!
bellissime le gocce sopra queste foglie carnose ,di un verde fresco ,come piace a me !
RispondiEliminaLe gocce d'acqua sembrano perle trasparenti ,come gocce di pianto !
Musica meravigliosa ,erano le sue lacrime ,come dici tu ,che cadevano nel suo cuore !
Un abbraccio Bianca
Ciao Bianca, non potevo non immortalare quel verde fresco, sarebbe stato un peccato! :-)
EliminaSolo un grande compositore dalla grande sensibilità poteva trasporre in note musicali uno stato d'animo di sofferenza per tirarne fuori pura bellezza da ascoltare!
Un abbraccio a te e un bacio!
maestra delle macro!
RispondiEliminaBrava!!
Ciao Joh! Che dici, sarà forse colpa dell'innata peculiarità che mi spinge verso i dettagli? A parte gli scherzi, sei troppo buona e che resti tra me e te, la quarta foto l'ho pure un po' sfocata! :-)
EliminaTi abbraccio col cuore!
Guarda.... parli con una che adora la fotografia, che fa parte di diversi gruppi fotografici ma che ancora non possiede una macchina fotografica!!! Viaggio col tablet (hai avuto modo di vedermi all'opera! Fra gli amici fotografi sono "la "rossa" del tablet".
EliminaPrima o poi qualche buon'anima me la regalerà.. spero!!
p.s. ti mando l'invito ad un mio gruppo prossimamente!
;o)
Mia bella "rossa del tablet" si! Ti ho visto all'opera e ti ho anche fotografata con il tuo tablet, ma... la foto è sfocata.
EliminaSpero insieme a te per la macchina fotografica! :-)
Ciao Sciarada, a parte osservare che devi avere un bell'obiettivo macro e complimetarti per le foto, ti dico che sono stato a Palma e che ho visitato la casa dove alloggiavano i due amanti. Come ben saprai in un'isola di benpensati e super cattolici, costituivano la fonte di chiacchere continue. Buon pomeriggio.
RispondiEliminaCiao Elio e grazie, le foto che vedi sono state scattate con una compatta Nikon che rende bene il macro ma non può competere con le macro scattate con la reflex, tutta un'altra storia. Che bello ritrovare nella realtà ciò che si è letto su un libro e posso ben immaginare il chiacchiericcio dell'epoca su un' unione così poco convenzionale!
EliminaBuona giornata a te!
Splendidi scatti!
RispondiEliminaBuona serata da Beatris
Ciao Beatris e grazie!
EliminaFelice giornata a te!
Post perfetto!!!....dolcezza e dolore.....vita e morte......musica sublime!...l'aloe con le goccioline d'acqua poi....vabbè sei il top!!! Un abbraccio!!;)
RispondiEliminaWOW ! Sai una cosa carissima Intherainbow, certi post si compongono quasi da soli, li incontri e ti si propongono, a me non rimane altro che pubblicarli; grazie e un abbraccio a te ! :-)
EliminaCiao Sciarada, un post davvero intenso e molto bello...il tuo soffermarti sul percorso delle gocce d'acqua e un'estratto di momenti di questo grandissimo musicista...momenti..sensazioni da assaporare e cogliere in tutta la sua essenza.
RispondiEliminaFoto superlative!!! Che sanno anche loro parlarci.....di vita e di morte.
Buona giornata, Stefania
Ma pensa tu Stefy cosa riesce a creare la mente con i suoi stati d'animo che pungolano la sensibilità!
EliminaGrazie e felice giorno anche a te!
Ciao cara Sciarada,
RispondiEliminache bel post!...che belle immagini!
Sono rimasta in silenzio,per non perdere nessuna delle sue straordinarie e commoventi note.Grazie amica mia!
Ti abbraccio:)
Ciao
Luci@
Ciao mia dolce Lucia, che magnifico complice è il silenzio, riesce ad aprire le nostre stanze segrete!
EliminaGrazie a te e un grande abbraccio!
Ciao Sciarada!
RispondiEliminaQuanta meravigliosa bellezza possiede questo post,le immagine da te postate sanno esprimere perfettamente il preludio descritto a parole
La musica completa l'insieme...Grazie cara amica!
Un abbraccio forte
Ciao mia solare Claudia, pensa che dovevo fotografare tutt'altra cosa quando ho visto quelle gocce di pioggia sull'aloe, poi il resto è venuto da sé!
EliminaUn abbraccio a te e grazie!
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╚═╩╩╝╚╩══╝______Sono tornata!! He vuelto
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————(▓)(▓)(▓)(▓)(▓) Un abbraccio!! ¡Un abrazo!
Bentornata Mirta!
EliminaUn abbraccio a te e grazie per essere passata a salutarmi!
...ah, quelle gocce d'acqua di cristallino sentimento, che ora cadono leggere nel cuore, che ora scendono grevi nell'anima, che ora e per sempre risuoneranno nel silente agitarsi dell'universo!...soltanto due gocce sospese, trattenute, ribattute in suono divino per infinite lacrime d'amore, di un amore che non vuole morire, perché Eterno esiste per vivere...gentile signora Sciarada, sono certo che il vivo Chopin, abbraccerà il suo meraviglioso click con due lacrime di gioia e un amorevole sorriso nel cuore...
RispondiEliminaMacro meravigliose bravissima come sempre Sciarada
RispondiEliminaBuona domenica
Maurizio