" Uno degli aspetti più seducenti della moderna storia delle idee è la loro perenne mobilità, la loro incessante trasformazione. Temi, figure, pulsioni migrano da un territorio all'altro cambiando, nel passaggio, se stessi e lo scenario che li accoglie. "
Settembre, andiamo. E' tempo di migrare. Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all'Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti. Han bevuto profondamente ai fonti alpestri, che sapor d'acqua natía rimanga ne' cuori esuli a conforto, che lungo illuda la lor sete in via. Rinnovato hanno verga d'avellano. E vanno pel tratturo antico al piano, quasi per un erbal fiume silente, su le vestigia degli antichi padri. O voce di colui che primamente conosce il tremolar della marina! Ora lungh'esso il litoral cammina la greggia. Senza mutamento è l'aria. il sole imbionda sì la viva lana che quasi dalla sabbia non divaria. Isciacquío, calpestío, dolci romori. Ah perché non son io cò miei pastori? Gabriele D'Annunzio
Bella questa stagione, le tue foto cara Sciarada lo dimostrano chiaramente, come vedi gli uccelli non conoscono confini e cercano tutti gli anni il posto ideale per la loro sopravvivenza. Grazie cara amica di questo magnifico post. Tomaso
Il pensiero è un creatore di realtà, qualunque cosa su cui noi focalizziamo la nostra attenzione ACCADE. Migrare e cercare nuove strade è importante, ci rende liberi, vivi.
buona migrazione!
RispondiEliminaGià,per le idee, come per gli uccelli, i confini non esistono.....
RispondiEliminaCiao,buona giornata!
Per te una poesia adatta a questo periodo:
RispondiEliminaI Pastori
Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.
Ah perché non son io cò miei pastori?
Gabriele D'Annunzio
Migrano...ma poi ritornano.
RispondiEliminamoi aussi, je migre 2 x l'année...
RispondiEliminaBella questa stagione, le tue foto cara Sciarada lo dimostrano chiaramente, come vedi gli uccelli non conoscono confini e cercano tutti gli anni il posto ideale per la loro sopravvivenza.
RispondiEliminaGrazie cara amica di questo magnifico post.
Tomaso
Condivido il pensiero di Francesco, per la nostra mente come per gli uccelli non ci sona ne limiti ne confini ciao Sciarada buon fine settimana
RispondiEliminaIL pensiero per fortuna è libero, come il volo di quegli uccelli:loro migrano, vanno in cerca del caldo ; Il pensiero lo fa per arricchirsi!
RispondiEliminaCiao, buon fine settimana.
Migrano! vengono qui, sono meravigliosi!
RispondiEliminaBaci e felice week end.
Cara Sciarada le foto trasmettono libertà e forza, il cielo è grigio ma continuano a cercare il sole!
RispondiEliminaTi auguro di fare dolcissimi sogni e che la dolce luce della luna ti irradi e ti culli in un oceano di sogni dorati e d'amore. Buonanotte!
Il pensiero è un creatore di realtà, qualunque cosa su cui noi focalizziamo la nostra attenzione ACCADE.
RispondiEliminaMigrare e cercare nuove strade è importante, ci rende liberi, vivi.
Ciao Sciarada a presto