mercoledì 8 aprile 2020

Il cancello sulla luna


" ... Ottilia – Guarda bene. Da vicino vicino vicino. Cosa vedi? 
Io – Una superficie granulosa, picchiettata, bernoccoluta.
Ottilia – Passa tra bernoccolo e bernoccolo, granello e granello, venatura e venatura. Troverai il cancello d’un giardino, con verdi aiole e vasche limpide.
Io sto là in fondo.
Io – Tutto quello che tocco è ruvido, arido, freddo.
Ottilia – Passa lentamente la mano sulla superficie. È una nuvola soffice come di panna montata...
Io – Tutto è uniforme, sordo, compatto..
Ottilia – Apri bene occhi e orecchi. Senti il brulichio e luccichio della città, finestre e vetrine illuminate, e le trombe e lo scampanellio, e la gente bianca e gialla e nera e rossa, vestita di verde e azzurro e arancio e zafferano.
Corinna – Fulgenzio! Dove sei!
Io ormai non potevo più staccarmi dal mondo di Ottilia, dalla città che era anche nuvola e giardino. Qui le frecce invece d’andar dritte facevano tante giravolte, lungo linee invisibili che s’aggrovigliavano e si sbrogliavano, s’aggomitolavano e si dipanavano, ma alla fine colpivano sempre il bersaglio, magari un altro bersaglio da quello che ci s’aspettava. Il fatto strano era questo: più mi rendevo conto che il mondo era complicato frastagliato inestricabile più mi pareva che le cose da capire veramente fossero poche e semplici, e se le avessi capite, tutto mi sarebbe stato chiaro come le linee di un disegno ... " 

Lo specchio, il bersaglio
Italo Calvino

Segue da: Sulla Superluna del 7 aprile 2020

9 commenti:

  1. Sono andata a leggermi anche la prima parte, che mi era sfuggita.
    Grazie per questo racconto ricco di suggestioni e bellissimo.
    Buon giovedì santo.
    sinforosa

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    1. Grazie Sinforosa, buon Giovedì Santo anche a te e alla tua famiglia, ti abbraccio.

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. Anonima, non sono abituata e non mi piace cancellare i commenti, ma tu sei entrata nel privato di qualcuno, quindi per favore sii gentile e non fare nomi. Inoltre il post non parla di finzioni ma dell'uso dell'immaginazione e della creatività che permette di raggiungere un obbiettivo in modo non stereotipato e produce opportunità non previste rispetto a una realtà delimitata da paletti. Ciao.

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  3. Molto bello questo brano e ci dice qualcosa di importante: le cose che sembrano più strane ed intricate possono in realtà contenere chiavi di lettura molto semplici e rivelatrici. Qualcosa di profondo su cui riflettere.

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    1. Ciao Sfinge, Italo Calvino in questo racconto è geniale nel sottolineare come le attitudini che formano la persona si muovono su strade non uguali per tutti e l'intestardirsi nel seguire le indicazioni di chi ha trovato una sua struttura può allontanare dalla conquista della propria identità.
      Buon Venerdì Santo.

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