mercoledì 30 novembre 2016

Il tempo dell'attesa

" ... Di tutte le vecchie feste, tuttavia, quella di  Natale risveglia le associazioni più forti e più sentite. C'è un tono di sentimento solenne e sacro  che si miscela con la nostra convivialità, e solleva lo spirito a uno stato di godimento santificato ed elevato. Tutte le funzioni religiose in questa stagione sono estremamente tenere e stimolanti. Si soffermano sulla bella storia delle origini della nostra fede, e sulle scene pastorali che hanno accompagnato l'annuncio.
Aumentano gradualmente nel fervore e nel pathos durante il tempo dell'Avvento, finché irrompono, si espandono  in pieno giubilo nella mattina che ha portato la pace e la buona volontà per gli uomini ... "

 Natale
Washington Irving
Liberamente tradotto da Me Medesima




L'attesa è il tempo necessario per scoprire ciò che è celato nel caos da cui proveniamo, è il movimento impercettibile che giorno dopo giorno sceglie e colloca al posto giusto gli elementi della nostra vita seguendo l'ordine che in un dato momento riconosciamo come utile al cambiamento, è il sentiero sul quale incontriamo coloro che nel bene e nel male contribuiscono a manifestare le più disparate visioni del mondo, è la ricerca interiore che da forma alle nostre infinite rinascite.

Ringrazio i veterani e gli esordienti per il supporto, senza la vostra partecipazione tutto questo non sarebbe stato possibile e un grazie anche a tutti coloro che ci seguiranno. E' una viva emozione per me dare il via al Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima - III Edizione Natale 2016. Giorno dopo giorno in questo post e sul lato destro del blog, verranno attivati i link che apriranno i vostri blog/finestra, così sarà più semplice seguire il percorso del calendario.

Buon Avvento a tutti !

P.S. Ho provveduto a spedire a tutti i partecipanti i loghi personalizzati e i link dei blog a cui passare il testimone e lì dove non ero in possesso di un indirizzo e-mail, ho spedito un messaggio privato su Facebook. 




1 dicembre
Johakim



2 dicembre
Patricia



3 dicembre
Chicchina



4 dicembre
Gianna



5 dicembre
Sciarada



6 dicembre
Negus



7 dicembre
Clelia



8 dicembre
Elettra



9 dicembre
Audrey

10 dicembre
Folletto del Vento



11 dicembre
Golconda



12 dicembre
Patricia



13 dicembre
Negus



14 dicembre
Ofelia



15 dicembre
Azzurro Cielo

16 dicembre
Costantino



17 dicembre
Lorenza



18 dicembre
Pia



19 dicembre
Elettra



20 dicembre
Antonella



21 dicembre
Monica



22 dicembre
Elfi



23 dicembre
Graziana






25 dicembre
Ambra



sabato 26 novembre 2016

" Alla fine di novembre "

"Alla fine di novembre, durante il disgelo, il treno della linea ferroviaria Pietroburgo - Varsavia si andava avvicinando a tutta velocità, verso le nove del mattino, a Pietroburgo. L'umidità e la nebbia erano tali che s'era fatto giorno a fatica; dai finestrini del vagone era difficile distinguere alcunché a dieci passi a destra e a sinistra ..."

L'idiota
Fedor M. Dostoewskij 


Palazzo d'Inverno - San Pietroburgo 

venerdì 25 novembre 2016

Il profumo di Novembre


Se il mese di novembre ha i fiori dei nespoli che inebriano l'aria con il loro profumo intenso, Io e Sorellina abbiamo te, tantissimi auguri Raggio di Sole !

Dalla parte delle donne contro la violenza, sempre. 

lunedì 21 novembre 2016

La pioggia cade incessante dietro i vetri - Insieme raccontiamo 15

La pioggia cade incessante dietro i vetri nel quindicesimo incipit di Patricia dedicato a Insieme Raccontiamo, cliccando sul nome dell'iniziativa potrete conoscere le regole e partecipare.
Il mio finale è di 548 battute e ho sforato un bel po' dalle 300 consentite, ma Patricia mi perdonerà per l'istintività con cui l'ho scritto. 

Buona lettura e un bacio a tutti.


Guardava la pioggia che dietro ai vetri cadeva incessante. Gocce fitte, allungate come tagli arrivavano da un coperchio nero che sovrastava la città.
Formavano una cortina così fitta da isolarla dal resto del mondo. Sparite le altre case. Via il campanile che di solito si ergeva contro l’orizzonte come un guardiano silenzioso e severo. Solo acqua, tuoni e fulmini. Per il resto, buio completo. Notte in pieno giorno. Una notte improvvisa e strana. Nata in cinque minuti. Senza preavviso.
Poi, accadde.

Patricia Moll

Sentì un urlo straziante provenire dal piano di sotto, si precipitò nell'ingresso, aprì la porta, scese di corsa i gradini e trovò la sua vicina in lacrime circondata dagli altri condomini; tra un singhiozzo e l'altro stava spiegando che il suo gattino, spaventato dal fragore di un tuono, era scappato in strada e attraverso la feritoia sotto il marciapiede era andato a finire nella fogna che si stava riempendo d'acqua. Era necessario trovare il modo per salvarlo altrimenti sarebbe annegato quanto prima. Ismaele provò a intervenire: - " Signor... " ma la figlia della vicina non lo fece finire di parlare e con un' acredine immotivata lo aggredì:
- " Sta zitto brutto nano, lascia parlare chi è capace e non farci perdere tempo. "
Ismaele abbassò la testa, si voltò, si diresse verso il portone e uscì sotto la pioggia battente mentre gli altri ritornarono a formulare ipotesi sul possibile salvataggio. Il gettito d'acqua era così abbondante e il vento così violento che si faceva molta fatica a camminare. Il piccolo grande uomo spinto dalla sua caparbietà riuscì a raggiungere il marciapiede che si trovava davanti alla casa, si piegò per individuare la feritoia da cui proveniva il miagolio dello sfortunato gattino, si avvicinò e senza pensarci due volte si calò dentro. Un odore nauseante lo travolse, ma non era importante per lui, si guardò intorno ed ecco che subito vide quel batuffolo nero che annaspava per rimanere a galla, lo prese, lo accarezzò per rincuorarlo e lo adagiò delicatamente tra il suo petto e la camicia, si aggrappò alla feritoia con le spalle all'ingiù per non far male al gattino e si tirò fuori da quel luogo maleodorante, corse verso casa, provò a spingere il portone, ma si era chiuso, suonò il campanello della vicina che aveva perso il gattino e si attaccò al vetro per far capire ai presenti che era lui. La stessa ragazza che precedentemente l'aveva insultato, entrò indispettita nel suo appartamento e aprì il portone pronta a vomitare tutta la sua rabbia addosso a Ismaele: - " Coglione! " gli disse accompagnando la voce con un gesto del dito medio della mano destra.
- " Insignificante mostriciattolo venuto al mondo, grondi acqua da tutte le parti e sporchi il pavimento. " aggiunse la madre della ragazza.
Poi entrambe spostarono l'attenzione verso quel circolo di saggi che cercava ancora una soluzione.
Ismaele si avvicinò al gruppo, ma  tutti si ritrassero per l'olezzo che emanava, lui si sbottonò la camicia quel tanto che bastava per far uscire il gattino, lo cinse con attenzione, lo salutò e lo poggiò sulle mani della vicina che rimase a bocca aperta. Senza guardare nessuno, quel grande cuore generoso andò verso le scale, salì al suo piano, entrò in casa e si richiuse la porta alle spalle. Si tuffò sotto il getto caldo della doccia, poi riprese a lavorare come se niente fosse accaduto e a tarda notte andò a dormire.
Il mattino seguente fu svegliato da un rumore insolito, aprì prima un occhio e sbirciò, aprì poi anche l'altro e vide il gattino che faceva avanti e indietro sul davanzale con dei piccoli intervalli in cui graffiava l'intelaiatura della finestra, si alzò, andò ad aprire e raccolse il piccolo che pieno di gioia gli fece le fusa.

Sciarada Sciaranti


Dedico questo post a tutti coloro che da una parte, senza rispetto e sensibilità, usano il termine nano in modo dispregiativo mentre dall'altra fanno l'elenco delle parole "politicamente" scorrette per esaltare sé stessi in un "raffinato" e "dettagliato" sfoggio di presunta superiorità concettuale. Andare a toccare la condizione fisica naturale di una persona allargando il concetto alla metafora della piccolezza morale e intellettiva, per quanto mi riguarda, è davvero sgradevole.
Il saggio Gesù in Luca 6, 41-42 diceva:
" ...Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? - Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello... "
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