venerdì 1 luglio 2016

" Una notte di luglio "

" Spesso, durante le mie lunghe passeggiate estive, mi fermavo a riposare su un rialto dal quale si vedeva quasi tutta la pineta, fino al mare. In cima al rialto sorgeva una capanna di assi rinforzate e fermate da strisce di latta e da chiodi grossi come castagne: il tutto annerito come da un incendio. La capanna era sempre chiusa; anzi pareva non avesse neppure porta né finestra: e fu appunto per questo che attirò la mia attenzione. Le girai intorno infantilmente, sul breve ripiano erboso che la circondava, e riuscii a scoprire le connessure di due finestrini ai lati, e i cardini della porta quasi invisibile: tesi l’orecchio e mi sembrò di sentire nell’interno un lieve strido, o meglio come un vagito lamentoso di bambino appena nato.
Ma stringendo subito i freni alla fantasia guardai meglio intorno e mi accorsi che il gemito veniva dal ramo di un pino, stroncato dal vento, che lentamente finiva di staccarsi dalla pianta. E sedetti lì accanto, sull’orlo del ripiano erboso, pensando che del resto anche gli alberi hanno i loro drammi, e che quel ramo agonizzante, giovane ancora, ancora carico dei suoi frutti di rame cesellato, soffriva fino a trovare un suono quasi di voce umana per esalare il suo dolore ...


... Era una notte di luglio, con la luna grande, ma faceva tanto caldo che a star dentro la capanna si soffocava ...

... E nel religioso silenzio del tramonto, in mezzo ai pini che ardevano sul cielo rosso come grandi lorde festive, il gemito dell’albero stroncato pareva uscire dalla capanna; ed era forse davvero il lamento di uno spirito non ancora placato. "

 Lo spirito dentro la capanna 
Grazia Deledda

6 commenti:

  1. Cara Sciarada, che racconto interessante ci hai raccontato, qui si capisce che sei una sentimentale e che sogni tanto del passato... Ciao e buona domenica cara amica, con un abbraccio e un sorriso:)
    Tomaso

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  2. Che meraviglia!
    Per un attimo ho creduto l'avessi scritta tu...
    Buona estate cara Sciarada, abbraccio grande!

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  3. Ed era forse il lamento di uno spirito dentro la capanna?...
    Racconto che tocca il cuore!
    Un forte abbraccio e buona serata da Beatris

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  4. Dov'è sta capanna che la voglio vedè?

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