giovedì 31 ottobre 2013

Le voci delle colline

Nebbia nel bosco

"Aillén Mac Midgna - l'incendario", appartenente ai "Túatha Dé Danann - Tribù di Dana - popolo preistorico di stirpe divina", l'essere dall'alito di fuoco che proveniva da "Mag Mell - la pianura della gioia - la terra dei colori" adagiata ad occidente sul fondo del mare, raggiungibile solo da chi muore e da chi vive nella gloria, ogni anno al sorgere di "Antares" quando la luce si apprestava a cedere il suo dominio all'oscurità ed iniziavano le celebrazioni di "Samhain", suonando una melodia divina, faceva cadere in un sonno profondo il villaggio sulla "Collina Reale di Tara " per poi dargli fuoco.
Dopo 23 anni giunge "Fionn Mac Cumhaill - il cacciatore guerriero", frutto dell'amore contrastato tra "Cumhaill capo dei Fianna" e "Muirne figlia di Tadg Mac Nuadat druido del villaggio sulla collina di Almu nella Contea di Kildare". Fionn che nella foresta di "Sliabh Bladma" impara tutte le tecniche di caccia e di guerra da "Bodhmall" e dalla "donna guerriera Liath Luachra" e che grazie al "maestro folletto e poeta Finnegas" che gli chiede di cucinare "il Salmone della Saggezza*" catturato in uno stagno formatosi dal "fiume Boyne" dopo ben 7 anni di caccia, si scotta un pollice che porta istintivamente alla bocca inghiottendo un brandello della pelle del salmone ed acquisisce così la capacità di ricorrere alla saggezza ogni qual volta si suggerà il dito, decide di affrontare Aillén, si munisce della borsa di pelle di gru avuta in eredità dal padre Cumhaill che contiene le armi magiche, si punge con la lancia per non cedere al sonno melodico provocato dal suo nemico e lo uccide diventando l'eroe e il capo dei Fianna prendendo il posto ceduto da "Goll Mac Morna" che un tempo lontano quando ancora lui non era venuto alla luce, aveva ucciso il padre Cumhaill che per aver rapito la sua amata Muirne, era stato dichiarato fuorilegge dal "re supremo Conn delle Cento Battaglie".

Il Salmone della Saggezza* = è l'incarnazione di Tuan MacCarill re pagano signore dell'Ulster che dichiara: "Nei tempi remoti ero conosciuto come Tuan mac Starn Mac Sera, fratello di Partholon, venuto in Irlanda dopo il Diluvio."

Fionn Mac Cumhaill

A Fionn la tradizione attribuisce un antico componimento lirico risalente al VIII - IX secolo d. C. recitato nei rituali profetici di Samhain e ritrovato in una nota del X secolo d. C. "all'Eulogia di Columcille - poema irlandese della fine del VI secolo". Il verso "dordaid dam - il cervo bramisce", probabilmente è la causa di quest'attribuzione, Fionn che era un cacciatore di cervi, nel bosco aveva incontrato "Sadbh", colei che sarebbe diventata sua sposa; con un incantesimo "il druido Fear Doirich - Uomo Scuro", l'aveva trasformata in cerva ma lei si era ritrasformata momentaneamente in donna per concepire insieme a Fionn il loro figlio "Oisín" che avrebbe narrato "il Ciclo finiano" da cui è liberamente tratto questo post

"È con me una storia per voi:
il cervo bramisce,
neve in inverno
l'estate è finita.

Il vento è gelato,
basso sta il sole,
breve il suo corso;
il mare in tempesta.

Si arrossa la felce,
perdute le forme;
l'oca selvatica
riprende il suo grido.

Il gelo ha stretto
le ali degli uccelli,
regno di ghiaccio.
Questa è la mia storia."

Oche selvatiche

"Scél* lem dúib:
dordaid dam;
snigid gaim:
ro fáith sam:

Gáeth ard úar;
ísel grían;
gair a rrith;
ruirthech rían;

Rorúad rath;
ro cleth cruth;
ro gab gnáth
giugrann guth.

Ro gab úacht
etti én;
aigre ré;
é mo scél."

L'annuncio dell'inverno
attribuita a Fionn Mac Cumhail
Commentario all'Eulogia di Columcille

Scél* = Il termine che significa annuncio, messaggio, storia o racconto apre e chiude questo componimento poetico seguendo una tecnica che si chiama "dúnad" che nella divulgazione orale serviva a dare un senso di completezza al testo e negava la possibilità di manipolarlo con l'aggiunta di versi estranei.


All'antica Collina di Tara fa da contraltare quella di "Spoon River" ricordata in una raccolta di poesie in forma di epitaffio che raccontano la vita dei personaggi di un villaggio immaginario in cui "Edgar Lee Masters", che fu ispirato "dall'Antologia Palatina", "dall' Elegia scritta in un cimitero di campagna di Thomas Gray", e dal realismo psicologico delle teorie di "Sigmund Freud", riversa le vicende reali degli abitanti di "Lewiston e Petersburg della Contea di Menard nell'Illinois che si trovano a circa cinque miglia dal fiume Spoon" e a queste aggiunge anche quelle conosciute attraverso la sua esperienza di avvocato a Chicago. Le poesie inizialmente nel 1914 furono pubblicate singolarmente sul "Mirror di St. Louis", nell'aprile del 1915 furono inserite in un'antologia poi composta definitivamente nel 1916 da: "La Collina, 244 epitaffi e 19 storie di ben 248 personaggi" che abbracciano una vastissima quantità di temi di grande rilevanza sociale. In un suo saggio del 1931 Cesare Pavese che ha il merito di aver portato questo libro in Italia, scrive:

"Un libro che comincia con un’elegia sul cimitero e va avanti con mariti scon­tenti, mogli adultere, scapoli scontrosi e bambini nati morti, e dove pressoché tutti si lamentano di aver mancata la vita, potreb­be anche parere, a sfogliarlo, una rassegna di casi clinici. La dif­ferenza sta soltanto nell’occhio del poeta che guarda i suoi morti, non con compiacenza malsana, o polemica,
... ma con una consapevolezza austera e fraterna del dolore di tutti, della vanità di tutti, e a tutti fa pronunciare la confessione, a tutti strappa una risposta definitiva, non per cavar­ne un documento scientifico o sociale, ma soltanto per sete di ve­rità umana. Che la vita sia un cimitero di ambizioni fallite, di real­tà sofferte, di 'ali tarpate', non c’è bisogno della psicanalisi per scoprirlo
... per inibito che possa parere qualche personaggio dell’An­thology, soffocato cioè da un certo ambiente, tale non è affatto il libro nel suo spirito, che contempla invece e accompagna, valendo­si del suo potente oggettivismo, le innumerevoli sconfitte, gli sfor­zi, le battaglie, e le rare vittorie, della vita contro la morte, dello spirito contro il caos, di cui è campo questo villaggetto provinciale che è la terra. Ma non ci sono simboli, beninteso. Tutto è vigorosamente vivo, materiato, attuale, in una parola, tutto è poesia"

Spoon River è un'antologia che fa incontrare la vita e la morte con una prospettiva per certi versi ironica in cui si ritrova la libertà di raccontare i propri desideri, le proprie debolezze e le proprie frustrazioni, i propri peccati, la propria solitudine e il proprio essere, in una confessione senza più convenzioni e sovrastrutture da cui l'Anima si è ormai distaccata, ma che però ripercorre l'ansia del vissuto e La Collina ci presenta una visione d'insieme dei personaggi dell'Antologia che continuano la vita nella morte con i loro quesiti irrisolti, i loro affanni, i loro controsensi, i loro conflitti, le loro alienazioni e con i loro destini che si sono incrociati e rimangono intrecciati in un confronto dialettico che ci offre anche sfaccettature diverse della stessa storia.

"Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.
Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso in miniera,
uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie,
la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la felicie?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.
Una morì di un parto illecito,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello,
una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag -
tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della Rivoluzione? *
Tutti, tutti, dormono sulla collina.
Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra,
e figlie infrante dalla vita,
e i loro bimbi orfani, piangenti -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dov'è quel vecchio suonatore Jones
che giocò con la vita per tutti i novant'anni,
fronteggiando il nevischio a petto nudo,
bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti,
né al denaro, né all'amore, né al cielo?
Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa,
delle corse di tanti anni fa nel Boschetto di Clary,
di ciò che Abe Lincoln
disse una volta a Springfield."

La Collina
Antologia di Spoon River
Edgar Lee Masters
Traduzione di Fernanda Pivano*


Rivoluzione* = Riferimento alla guerra di indipendenza dall'Inghilterra del 1776, che con George Washington condusse alla costituzione degli Stati Uniti.
Fernanda Pivano* = "Ero una ragazza quando ho letto per la prima volta Spoon River: me l'aveva portata Cesare Pavese, una mattina che gli avevo chiesto che differenza c'è tra la letteratura americana e quella inglese "
Questa grandissima scrittrice, giornalista e traduttrice pagò con il carcere la traduzione delle poesie dell'Antologia di Spoon River a cui lo stesso Cesare Pavese aveva collaborato, perché durante il ventennio fascista come lei stessa dichiara in un'intervista alla Storia siamo noi del 25 febbraio 2008: "Era super proibito quel libro in Italia. Parlava della pace, contro la guerra, contro il capitalismo, contro in generale tutta la carica del convenzionalismo. Era tutto quello che il governo non ci permetteva di pensare ... e mi hanno messo in prigione e sono molto contenta di averlo fatto".

La collina di Spoon River

The Hill
 
"Where are Elmer, Herman, Bert, Tom and Charley,
The weak of will, the strong of arm, the clown, the boozer, the fighter?
All, all are sleeping on the hill.
One passed in a fewer,
One was burned in a mine,
One died in a jail,
One fell from a bridge toiling for children and wife -
All, all are sleeping, sleeping, sleeping on the hill.
Where are Ella, Kate, Mag, Lizzie and Edith,
The tender heart, the simple soul, the loud, the proud, the happy one?
All, all are sleeping on the hill.
One died in shameful child-birth,
One of a thwarted love,
One at the hands of a brute in a brothel,
One of a broken pride, in the search for heart's desire,
One after life in a far-away London and Paris
Was brought to her little space by Ella and Kate and Mag -
All, all are sleeping, sleeping, sleeping on the hill.
Where are Uncles Isaac and Aunt Emily,
And old Towny Kincaid and Sevigne Houghton,
And Major Walked who had talked
With venerable men of the revolution? -
All, all are sleeping on the hill.
They brought them dead sons from the war,
And daughters whom life had crushed,
And their children fatherless, crying -
All, all are sleeping, sleeping, sleeping on the hill.
Where is Old Fiddler Jones
Who played with life all his ninety years,
Braving the sleet with bared breast,
Drinking rioting, thinking neither of wife nor kin,
Nor gold, nor love, nor heaven?
Lo! he babbles of the fish-frys of long ago,
Of the horse races of long ago at Clary's Grove,
Of what Abe Lincoln said
One time at Springfield."

Nel 1971 il geniale Fabrizio De Andrè estrapola 9 epitaffi dall'Antologia di Spoon River per trasformarli in 9 brani musicali contenuti nell' l'album "No al al denaro, no all'amore e né al cielo":
Dormono sulla collina -The Hill
Un matto - Frank Drummer
Un giudice - Selah Lively
Un blasfemo - Wendell P. Bloyd
Un malato di cuore - Francis Turner
Un medico - Dr. Siegfred Iseman
Un chimico - Trainor the Druggist
Un ottico - Dippold the optician
Il suonatore Jones - Fiddler Jones
Come è facile notare Il suonatore Jones è l'unico nella trasposizione musicale che non perde il suo nome, lui è l'unico che lascia il vissuto senza rimpianti.

"La terra ti suscita
vibrazioni nel cuore: sei tu.
E se la gente sa che sai suonare,
suonare ti tocca, per tutta la vita.
Che cosa vedi, una messe di trifoglio?
O un largo prato tra te e il fiume?
Nella meliga* è il vento; ti freghi le mani
perché i buoi saran pronti al mercato;
o ti accade di udire un fruscio di gonnelle
come al Boschetto quando ballano le ragazze.
Per Cooney Potter una pila di polvere
o un vortice di foglie volevan dire siccità;
a me pareva fosse Sammy Testa-rossa
quando fa il passo sul motivo di Toor-a-Loor.
Come potevo coltivare le mie terre,
- non parliamo di ingrandirle -
con la ridda di corni, fagotti e ottavini
che cornacchie e pettirossi mi muovevano in testa,
e il cigolio di un molino a vento - solo questo?
Mai una volta diedi mani all'aratro,
che qualcuno non si fermasse nella strada
e mi chiedesse per un ballo o una merenda.
Finii con le stesse terre,
finii con un violino spaccato -
e un ridere rauco e ricordi,
e nemmeno un rimpianto."

Meliga* = Pannocchia
 
Il violinista Jones
Antologia di Spoon River
Edgar Lee Masters
Traduzione di Fernanda Pivano

Fiddler Jones

"The earth keeps some vibration going
There in your heart, and that is you.
And if the people find you can fiddle,
Why, fiddle you must, for all your life.
What do you see, a harvest of clover?
Or a meadow to walk through to the river?
The wind's in the corn; you rub your hands
For beeves hereafter ready for market;
Or else you hear the rustle of skirts
Like the girls when dancing at Little Grove.
To Cooney Potter a pillar of dust
Or whirling leaves meant ruinous drouth;
They looked to me like Red-Head Sammy
Stepping it off, to "Toor-a-Loor."
How could I till my forty acres
Not to speak of getting more,
With a medley of horns, bassoons and piccolos
Stirred in my brain by crows and robins
And the creak of a wind-mill--only these?
And I never started to plow in my life
That some one did not stop in the road
And take me away to a dance or picnic.
I ended up with forty acres;
I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret."


Buon Samhain a chi lo festeggia
Buon Halloween
Buon Ognissanti e Commemorazione dei defunti a tutti voi

Per ulteriori informazioni cliccare su:

mercoledì 23 ottobre 2013

La sfida per la vita

Coco Mero, Pepe Roncino, Pomo D'oro, e Prez Zemolo sono neonati che ingannati dalle anomale temperature di ottobre sono venuti alla luce nel momento sbagliato.
Proverò a tenerli al caldo per permettergli di diventare più grandi e forti; forse supereranno l'autunno ma l'inverno sarà duro da affrontare, una vera lotta per la sopravvivenza.
Mi auguro nei prossimi mesi di potervi mostrare i loro progressi in questa sfida per la vita che mi vedrà loro complice e alleata.

Germoglio di cocomero

Coco

Germoglio di peperoncino

Pepe

Germoglio di pomodoro

Pomo

Germoglio di prezzemolo

Prez
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