lunedì 28 febbraio 2011

Tacete... nel rispetto di un dolore reale!


Massimo Ranzani
Tenente 
5° Reggimento Alpini
37 anni - Ferrara

Morto oggi a Shindad-Afghanistan, durante il rientro da un'operazione di assistenza medica, nei confronti della popolozione locale.


P.S. A volte è preferibile tacere, piuttosto che rilasciare dichiarazioni che sono delle emerite idiozie e offendono coloro che soffrono realmente per una vita persa.

domenica 27 febbraio 2011

sabato 26 febbraio 2011

L'Urlo di Munch



" Una sera camminavo 
lungo un viottolo in collina
nei pressi di Kristiania
con due compagni. Era
il periodo in cui la vita
aveva ridotto a brandelli
la mia anima.
Il sole calava, si era
immerso fiammeggiando
sotto l’orizzonte.
Sembrava
una spada infuocata
di sangue che tagliasse
la volta celeste.
Il cielo era di 
sangue sezionato
in strisce di fuoco,
le pareti rocciose infondevano
un blu profondo
al fiordo scolorandolo
in azzurro freddo, giallo e
rosso. 
Esplodeva 
il rosso sanguinante lungo
il sentiero e il corrimano,
mentre i miei amici assumevano
un pallore luminescente.
Ho avvertito
un grande urlo,
ho udito,
realmente, un grande
urlo, i colori della
natura mandavano in pezzi
le sue linee,
le linee e i colori
risuonavano vibrando,
queste oscillazioni della vita
non solo costringevano
i miei occhi a oscillare,
ma imprimevano altrettante
oscillazioni alle orecchie,
perché io realmente ho udito
quell’urlo - e poi ho dipinto
il quadro L’urlo. "



Frammenti sull'arte 
Edvard Munch

giovedì 24 febbraio 2011

Come una dea





" ... Concedimi archi e frecce; suvvia, padre, 

non ti chiedo di darmi una faretra 
né un grande arco. Per me i Ciclòpi sùbito 
fabbricheranno frecce, per me un arco 
dalla forma ricurva. Ma ti chiedo 
di portare la luce e di indossare 
una tunica corta sul ginocchio 
col bordo all'orlo ... " 

Inno ad Artemide
Callimaco





Questa scultura risalente alla tarda età neroniana o flavia, 60 - 79 d.C, ritrovata nell'area delle terme dei Cisiarii a Ostia e oggi ospitata a palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano, rappresenta una giovane ragazza nelle vesti della dea Artemide.

mercoledì 23 febbraio 2011

In realtà e in apparenza

" ... Ognuno vede quel che tu pari, pochi sentono quel che tu sei... "

Il Principe

Niccolò Machiavelli





In realtà questa è una normalissima foto di un fungo (che tra l'altro è anche molto buono), però in apparenza racchiude in sé una particolarità, riuscite a individuare qual è?
Non si vince nulla, però potrete apprezzare il piacere di sprigionare la vostra immaginazione!



Post Scriptum

Bravi! Bravi! Bravi! 
Bravi per l'immaginazione messa a disposizione di questo post e bravi perché siete riusciti a vedere:



L'occhio che scruta!


Ora visto che non appartiene a un animale, le ipotesi sono due: 

1 forse ho fotografato uno gnomo e quello è il suo vero aspetto o 

2 forse ho fotografato una foglia avvolta intorno a un qualche tipo di frutto, seme o altro, che bagnato dalla rugiada ha creato questo effetto ottico.

Voi a quale ipotesi preferite credere?

lunedì 21 febbraio 2011

Lo specchio di Golconda - Omaggio all'Italia

Il ritorno di Golconda

Dopo un silenzio di riflessione, Golconda è di nuovo qui, chi non lo conosce può leggere qualcosa su di lui qui

Possa questa genia che mi ha tolto il piacere della rabbia, il gusto dell'indignazione, lasciandomi in compagnia di una totale, assoluta cadaverica indifferenza, tormentarsi in un eterno inferno. Il sorriso è un ricordo, le lacrime prosciugate, solo l'apatia al cospetto di facce inespressive, di parole ripetute ossessivamente, di uomini che fanno le donne e donne peggiori degli uomini che emulano. Un popolo di ermafroditi che uniscono in sé , prostituta e pappone. Io rinnego questo popolo preda del contagio dell'infamia senza impulsi di dignità, io che sono padre e figlio di questa storia italiana sento su di me, per essere uno tra i tanti che lascia morire la sua esistenza, la vergogna dell'indifferenza, nutrimento ideale della viltà. Noi uomini nati inutili, servi, affaristi, egoisti ruffiani e falsi. Voi donne meschine, meretrici, indifferenti e arriviste, vittime consenzienti di un perenne stupro, siamo insieme una melma maleodorante e infingarda, usurpatrice e ladra di una dignità elargita da giovani vite passate, che spero ci osservino rimpiangendo i loro inutili sacrifici. Attori nel circo dell'umanità, sempre e solo con un ruolo da pagliacci.



Sera blu - Soir Bleu
1914
 Edward Hopper
Whitney Museum of American Art - New York

Credete che non sia vero? Allora osservate con attenzione, liberandovi sinceramente da ogni tendenza volitiva di qualunque colore essa sia, le facce di quegli esseri chiamati a rappresentarci e ditemi in tutta onestà se non vi ricordano i pupazzi parlanti di vecchi ventriloqui nostrani, visi cerulei, senza espressione, lo sguardo fisso, gli occhi sbarrati e la bocca meccanicamente mossa alle parole di un altro.


Dettaglio


Ma io ormai sono vecchio, pazzo e in preda al delirio pertanto racconto falsità, voi no, voi non fate come me, sognate e maleditemi e la vostra anima sarà salvata.

© Golconda

domenica 20 febbraio 2011

Campionati mondiali di sci alpino

Garmisch-Partenkirchen - Germania
Campionati mondiali di sci alpino
7 febbraio - 20 febbraio 2011

6 sono le medaglie che la nazionale italiana porta a casa:


Christof Innerhofer
medaglia d'oro nel Supergigante
medaglia di bronzo nella Discesa libera
  medaglia d'argento nella Supercombinata


Peter Fill
medaglia di bronzo nella Supercombinata


Federica Brignone
medaglia d'argento nello Slalom gigante


Manfred Moelgg
medaglia di bronzo nello Slalom speciale

Grazie a tutti i ragazzi della nazionale italiana di sci alpino


Bravi ragazzi

sabato 19 febbraio 2011

Carnevale

"Semel in anno licet insanire" - “Una volta all'anno è lecito non avere freni"



Il Carnevale, in cui l'ordine costituito cede il passo alla trasgressione, è la festa che delinea la massima espressione del motto su scritto e racchiude la ritualità ravvisabile nella Zagmuk mesopotamica in onore di Marduk e Tianmat, nei Saturnali e nei Lupercali romani in onore di Saturno e Luperco, nelle Antesterie greche in onore di Dionioso e nella Navigium Isidis egiziana in onore di Iside.
 


Rugantino


La parola Carnevale è attestata per la prima volta nel Medioevo e i tentativi che provano a spiegarne l'etimologia, alcuni considerati davvero inverosimili, procedono su varie vie:  

1 " Carnalia "  altro nome dei Saturnali

2 " Currus Navalis - Carro Navale ", carro a forma di battello sul quale i romani ponevano il simulacro della dea Iside, protettrice dei marinai, preceduto in processione da personaggi travestiti atti a danzare e a recitare canti liturgici. 

3 " Carmen Levare - Intonare un Canto " 

e ancora, le più accreditate, due locuzioni del più recente latino medievale che rimandano al banchetto del Martedì Grasso che concludeva la festa e apriva le porte al digiuno quaresimale,

4 " Carnem levare - Privarsi della Carne" e "Carnem Laxare - Astenersi dalla Carne - Addio alla carne " anche in senso sessuale, riferite ai quaranta giorni successivi alla fine del Carnevale che prendono il nome di Quaresima, periodo in cui non si mangia carne, si fa penitenza per prepararsi alla Pasqua




Meo Patacca


L'inizio del Carnevale seguiva un tempo il giorno di Santo Stefano e in un continuo crescendo attraversava " l'Epifania " fino a giungere, superando il "Giovedì Grasso", all'apice conclusivo della festa che si svolgeva il "Martedì Grasso" che precedeva e precede tutt'ora il primo giorno di " Quaresima " ovvero il " Mercoledì delle Ceneri ". L'avvio della festa fu poi affidato al giorno successivo all'Epifania, al 17 gennaio festa di Sant'Antonio Abate e ancora alla prima domenica delle nove che precedono la Pasqua che prende il nome di Settuagesima e con la domenica di Sessagesima e di Quinquagesima forma il tempo di Settuagesima, tempo liturgico del Carnevale fino alla riforma di Paolo VI. 




Pulcinella

A Venezia i festeggiamenti inizialmente trovarono spazio dalla prima domenica di ottobre, e nel Settecento dal giorno dopo Santo Stefano.

 


Gianduja


È necessario precisare che nel rito ambrosiano la Quaresima inizia la prima domenica di Quaresima pertanto il Carnevale si conclude Sabato e non il Martedì Grasso.



Arlecchino

Or dunque il Carnevale è la festa degli eccessi, delle debolezze umane, connotata dall'euforia, dall'allegria, dalla baldoria, dalle danze, dalla voglia di allentare le tensioni sociali, la festa in cui le maschere che servivano per scacciare gli spiriti maligni, diventano travestimenti che permettono di prendersi gioco dei potenti, delle alte gerarchie e di chi comanda senza essere riconosciuti, la festa in cui nel Medioevo si cerca di mangiare abbondantemente di grasso nell'attesa che venga la Quaresima che prescrive di mangiare assolutamente di magro, la festa che nel XV secolo trova il suo massimo splendore alla corte di Lorenzo de' Medici e che nel XVI secolo getta le fondamenta della Commedia dell'Arte con le maschere di:
Arlecchino, Balanzone, Beltrame, Brighella, Capitan Matamoros, Capitan Spaventa, Cassandro, Colombina, Coviello, Dosseno,Facanapa, Flaminia, Flavio, Gianduja, Giangurgolo,Gioppino, Isabella, Leandro, Macco, Meneghino, Meo Patacca, Mezzettino, Pantalone, Peppe, Nappa, Pierrot, Punch, Polichinelle, Pulcinella, Ragonda, Rugantino, Ruzante, Sandrone, Scapino, Scaramouche, Stenterello, Tabarrino, Tartaglia, Trivellino, Uomo selvatico, Zanni.



Colombina

" Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol essere lieto, sia:
Di doman non c'è certezza "

Canzona di Bacco

tratto dai Canti Carnascialeschi
di Lorenzo de' Medici.




I festeggiamenti di Carnevale richiamavano una grande folla che doveva essere sfamata velocemente e a basso costo, pertanto nacque la tradizione dei dolci fritti, quali ciambelle, castagnole, chiacchiere, frittelle e tortelli. 


" ... Le donne si allineano nella piazza del paese, tutte hanno con sè una padella con dentro una frittella calda, e devono voltare la frittella almeno tre volte prima di giungere alla porta della chiesa, all’altra estremità della piazza. Pronte…via! Le frittelle saltano, i piedi volano. Una donna vestita di blu è quasi arrivata alla chiesa, sta per voltare la frittella per la terza volta e… sì! Ce l’ha fatta! Ha vinto! Ora riceve il premio: un bacio dal campanaro. E la frittella? La mangia il campanaro, ma se glielo chiedi, può darsi che te ne dia un pezzetto ..."

Francesco Chiesa

Per ulteriori informazioni

venerdì 18 febbraio 2011

Scogli d'inverno nel Mediterraneo


" ... m’abbattei in una grande catena di scogli che, parte a fior d’acqua, parte sott’acqua, tenevano circa due leghe di mare ... "

Avventure di Robinson Crusoe
Daniel Defoe


martedì 15 febbraio 2011

Torri di avvistamento

" ... Poco portäi in là volta la testa,

che me parve veder molte alte torri;
ond’io: "Maestro, dì, che terra è questa?".

Ed elli a me: "Però che tu trascorri
per le tenebre troppo da la lungi,
avvien che poi nel maginare abborri. 

Tu vedrai ben, se tu là ti congiungi,
quanto ’l senso s’inganna di lontano;
però alquanto più te stesso pungi". 

Poi caramente mi prese per mano
e disse: "Pria che noi siam più avanti,
acciò che ’l fatto men ti paia strano, 

sappi che non son torri, ma giganti,
e son nel pozzo intorno da la ripa
da l’umbilico in giuso tutti quanti ". 

Come quando la nebbia si dissipa,
lo sguardo a poco a poco raffigura
ciò che cela ’l vapor che l’aere stipa ... "

Divina Commedia

Inferno - Canto XXXI
Dante Alighieri




Le torri di avvistamento trovano la loro origine nelle strategie militari degli antichi romani e hanno la loro massima evoluzione tra il IX e il XVI secolo a causa della necessità difensiva dalle incursioni saracene; quelle con una struttura circolare, sparse lungo le coste hanno il principale scopo di allertare la popolazione e il corpo dei torrieri adempie a questo compito usando segnali luminosi quali il fumo di giorno e il fuoco di notte o acustici quali il corno, le campane e gli archibugi.



La porta d'entrata delle torri è molto stretta e sollevata dal suolo per garantire una certa sicurezza alla guardia; all'interno, alla base della torre vi è una cisterna dove vengono convogliate le acque piovane e sopra questa l'abitacolo della sentinella.



Alle torri circolari di guardia, si affiancano quelle di difesa dalla struttura quadrata, ubicate generalmente nell'entroterra, a tutela e protezione delle città, sono più grandi perché devono ospitare molti più uomini pronti ad attaccare il nemico con un arsenale in dotazione alla torre, di armi da fuoco, cannoni, columbrine e catapulte. 



© Sciarada Sciaranti

lunedì 14 febbraio 2011

San Valentino

Il cardinale Cesare Baronio nel XVI secolo, sotto il pontificato di Papa Gregorio XIII ebbe il compito di revisionare il "Martirologio Romano" (registro di tutti i martiri della storia della cristianità) unificando tutti quelli esistenti nelle varie chiese, compreso quello Hieronymianum - Geronimiano risalente al IV secolo, che già menzionava un san Valentino di Terni.


In quest'opera del cardinale, completata tra il 1586 e il 1589, che prese il nome di "Martyrologium Romanum, cum Notationibus Caesaris Baronii" compare anche un san Valentino romano che morì sotto l'imperatore Claudio nel 268 circa e di cui si dice:

" 14 feb­braio, in Roma, sulla via Flaminia, natale di san Valentino, presbitero e martire, che dopo aver operato varie guarigioni, insigne per cultura, fu ucciso e decollato sotto Claudio Cesare"


Il san Valentino romano insieme al san Valentino di Terni che morì sotto l'imperatore Aureliano nel 273 circa, di cui si dice:

"14 febbraio, in Terni, fasto di san Valentino, che dopo essere stato a lungo percosso fu imprigionato e non potendosi vincere la sua resistenza, a metà notte, segretamente trascinato fuori del carcere, venne decollato dal prefetto di Roma, Placido"


ha contribuito a creare una icredibile confusione sulla figura del patrono dell'amore che essendo orfano di un sostegno storico ben definito ha un profilo sdoppiato.


"Le Passio", antiche composizioni, cronache del tempo, non contribuiscono a definire in maniera univoca la figura del santo degli innamorati.


Nella "Passio Maris Marthae, Audiface et Abacuc", che fa riferimento al san Valentino romano si racconta di come l'imperatore Claudio II il Gotico, essendo venuto a conoscenza dell'incarcerazione di un prete romano acclamato per la sua santità, lo vuole conoscere e gli chiede:
"Perché" " non vuoi essere nostro amico adorando gli dei e rinun­ciando alle superstizioni"?
Valentino risponde:
"Se tu conoscessi la grazia di Dio non diresti così, ma disprezzeresti i tuoi idoli e adoreresti il Signore che è nei cieli".
Claudio che rimane colpito dalla sua dialettica lo affida al suo prefetto Calpurnio affinchè lo giudichi secondo la legge, ma, Calpurnio invece lo consegna ad uno dei suoi ufficiali, il princeps Asterius, dicendogli:
"Tenta di dissuadere que­st’uomo con melliflui discorsi".
Asterius porta a casa sua Valentino il quale esclama:
"Signore Gesù, luce vera, illumina questa casa affinché i suoi abitanti ti ricono­scano Dio". "Sento che invochi Cristo come luce"
risponde Asterius.
"Ebbene, se il tuo Dio restituirà la vista a mia figlia, che è cieca dall'età di due anni, ti concederò tutto quel che vorrai".
Valentino si mette a pregare, si avvicina alla ragazza, le pone le mani sugli occhi, ed ecco che avviene il miracolo, la ragazza riacquista la vista e l'intera famiglia si converte. Quando Claudio viene a sapere della conversione ordina che Valentino venga decapitato, così avviene e i suoi resti vengono soccorsi dalla matrona Sevinilla. In una seconda versione più recente della Passio si legge che Valentino viene seppellito al secondo miglio della via flaminia dove papa Giulio I fa edificare una basilica (i cui resti sono visibili ancora oggi presso la catacomba di San Valentino).
Dal "Catalogo Liberiano" risalente al IV secolo apprendiamo però che Giulio I, al secondo miglio della via Flaminia fece si costruire una basilica

" fecit... basilicam via Flaminia mill II quae appellatur Valentini"

ma

" costruì una basilica al secondo miglio della via Flaminia dedicata a Valentino"

riferendosi probabilmente al benefattore che aveva finanziato la costruzione, che nei secoli successivi venne erroneamente venerato come santo.


Del san Valentino di Terni si pensa che fosse di origine patrizia nato nel 175 circa a Interamna Nahars, odierna Terni, si convertì al cristianesimo e nel 197, a soli 21 anni, venne consacrato vescovo di Terni dal vescovo Feliciano di Foligno che allora aveva il privilegio del Pallio (dal latino pallium - mantello di lana cioè una striscia di lana bianca che si avvolge intorno alle spalle che simboleggia la pecora portata sulle spalle del pastore - Cristo e si riferisce al ruolo pastorale di chi lo indossa) oggi riservato esclusivamente al vescovo di Roma ovvero il Papa che può concederlo ad alcuni arcivescovi metropoliti e primati. Una tarda Passio racconta di come Valentino fosse stato invitato a Roma dall' oratore e filosofo Cratone, per guarire il figlio Cheremonte che oltre ad essere muto, aveva anche la schiena così incurvata che era costretto a stare con la testa tra le ginocchia, Valentino guarisce il ragazzo e Cratone la sua famiglia e tre suoi discepoli ateniesi: Apollonio Efebo e Proculo, con il loro amico Abbondio anch'egli discepolo di Cratone e figlio del prefetto Placido, si convertono al cristianesimo; i senatori messi al corrente della storia delle conversioni, fanno imprigionare Valentino e cercano in ogni modo di farlo abiurare ma non ci riescono, il prefetto Placido allora da l'ordine di farlo decapitare, Apollonio, Efebo e Proculo recuperano il suo corpo e lo seppelliscono in una necropoli paleocristiana, su una collina, al sessantaquattresimo miglio della via Flaminia nei pressi di Terni, ma l'audacia dei tre ragazzi è pagata a caro prezzo, perché vengono processati dal consolare Leonzio, decapitati e seppelliti successivamente dall'amico Abbondio nei pressi del sepolcro di Valentino .


Anche in questo caso nel IV secolo viene edificata una basilica sul sepolcro di san Valentino che fu distrutta nel VI secolo dai Goti e ricostruita nel VII secolo in due spazi di tempo diversi uno che va dal 625 al 632 ed uno che va dal 642 al 648 in cui la chiesa fu gestita dai Benedettini.
Il re dei longobardi Liutprando nel 742 scelse la basilica come luogo di incontro con papa Zaccaria, proprio per le preziose reliquie che custodiva e in quell'occasione le donò alla Chiesa di Roma Sutri e a diverse altre città; nel XVII secolo sotto il pontificato di Paolo VI iniziarono nella basilica le ricerche delle reliquie del santo che furono ritrovate il 21 giugno del 1605 dal vescovo di Terni Gianantonio Onorato che le pose in una cassa di piombo e fece ricostruire una nuova basilica sui resti di quelle già esistenti che venne completata nel 1618. L'arciduca Leopoldo d'Austria dopo una visita alla basilica avvenuta nel 1625 decise di finanziare la costruzione di un nuovo altare maggiore sopra il sepolcro del santo, fu ultimato nel 1632 davanti "la confessione di san Valentino" , un dipinto del XVII secolo che raffigura il suo martirio .

Con l'editto di Costantino, che nel 313 promosse la libertà di culto del cristianesimo, a Terni si concretizzò la festa liturgica in cui i fedeli celebravano san Valentino, il culto si diffuse in Italia e c'è chi sostiene che contribuì a smantellare la festa romana dei Lupercali in cui si praticavano riti per favorire la fertilità, questa opinione crea una connessione tra il rito pagano e il fatto che san Valentino sia diventato il patrono degli innamorati per la credenza che celebrasse matrimoni tra cristiani e pagani, ma in realtà come abbiamo visto san Valentino si muoveva nel campo della guarigione tanto che il figlio del praefectus Urbis e altri ragazzi, proprio per le sue pratiche di guaritore iniziarono ad avvicinarsi agli studi spirituali.
Nell'VIII secolo attraverso i benedettini san Valentino venne conosciuto in tutta Europa e nel XIV secolo lo scrittore inglese Geoffrey Chaucer ne consacra l'associazione con l'amore nel Parlamento degli uccelli, un poema che scrisse nel 1380 in cui per scegliere la compagna o il compagno con cui accoppiarsi gli uccelli si riuniscono il giorno di San Valentino in un parlamento che ha come presidente la natura; e La charte de la Cour d'Amour documento del XV secolo che aveva lo scopo di ripristinare l'amor cortese e in cui si legge che il 14 febbraio "tutti i membri dovevano venire a cenare in gioiosa ricreazione e amorevole conversazione, nel luogo in cui è stato ordinato"  va a rafforzare la relazione tra San Valentino e gli innamorati.
Oggi la festa è celebrata in tutto il mondo anche se nel calendario liturgico dal 1969 non sono più presenti funzioni dedicate al santo.
San Valentino condivide il giorno sul calendario con i santi Cirillo e Metodio evangelizzatori degli slavi e iconograficamente viene raffigurato con il bastone pastorale e la palma, insieme a un bambino epilettico; è patrono di Terni, degli amanti, degli innamorati e degli epilettici.

© Sciarada Sciaranti




sabato 12 febbraio 2011

Les

" I pensieri messi per iscritto non sono nulla di più che la traccia di un viandante nella sabbia: si vede bene che strada ha preso, ma per sapere che cosa ha visto durante il cammino bisogna far uso dei suoi occhi. "

Arthur Schopenhauer

giovedì 10 febbraio 2011

Paesaggio sacro


Questo rilievo, trovato nel 1876 negli Horti di Mecenate presso l'Auditorium, fu scolpito tra il I secolo a.C e il I secolo d.C. 
Oggi è ospitato nei musei Capitolini a palazzo dei Conservatori e riproduce un tempio costruito all'interno di un'area sacra circondata da una cinta muraria da cui pendono dei drappi tesi, all'estrema sinistra si possono notare alcuni oggetti votivi e un grosso albero nodoso.

mercoledì 9 febbraio 2011

Quaestiones

Ringrazio Mirta del blog "Luce nel cuore" che mi ha passato il testimone di questo MEME che come spiega lei:
"non è un premio ma è un questionario: chi lo pubblica, risponde e lo gira a sua volta ad altri blogger, chiedendo loro di fare altrettanto".


Queste sono le domande relative alle letture del passato anno 2010:

1. Quanti libri hai letto nel 2010?
Più o meno quaranta
2. Quanti erano fiction e quanti no?
Se  con il termine fiction  si intende non basati sulla realtà e ci si riferisce a romanzi, novelle o racconti di narrativa letteraria; più della metà erano fiction
3. Quanti scrittori e quante scrittrici?
Più scrittori che scrittrici, non mi metto a contarli però!
4. Il miglior libro letto?
"Il vecchio e il mare" di Ernest Hemingway da cui cito : "L'uomo non trionfa mai del tutto, ma anche quando la sconfitta è totale quello che importa è lo sforzo per affrontare il destino e soltanto nella misura di questo sforzo si può raggiungere la vittoria nella sconfitta".
5. E il più brutto?
Nessuno
6. Il libro più vecchio che hai letto?
La capanna dello zio Tom, di Harriet Beecher Stowe
7. E il più recente?
L'isola sotto il mare, di Isabel Allende
8. Quale il libro col titolo più lungo?
Il castello dei destini incrociati, di Italo Calvino
9. E quello col titolo più corto?
Novecento, di Alessandro Baricco
10. Quanti libri hai riletto?
Non ho mai riletto un libro 
11. E quali vorresti rileggere?
Il vecchio e il mare lo rileggerei volentieri
12. I libri più letti dello stesso autore quest'anno?
Nessuno
13. Quanti libri scritti da autori italiani?
Undici
14. E quanti dei libri letti sono stati presi in biblioteca?
Nessuno, amo troppo sottolineare le frasi che mi piacciono
15. Dei libri letti quanti erano ebook?
Nessuno

Il numero indicativo di persone a cui passare il testimone è cinque, io lo passo ad Elettra e a coloro che amano i libri ed hanno voglia di parlare di quelli che hanno letto nel 2010.

P.S. le domande e il logo possono essere copiate sul blog di Mirta.

domenica 6 febbraio 2011

Coralli e conchiglie

" ... i coralli sono le più nobili piante del sommerso del mondo oceanico, sono le rose delle capricciose dee marine, tanto ricche di forme e di colori quanto i capricci di queste stesse dee... "

Il mercante di coralli - Il Leviatano
Joseph Roth



" - Ghigo: Ehi ehi ragazzi! Guardate! Guardate che bella questa conchiglia! Dove l'hai trovata? Ma fai la collezione? 
- Bulldozer: No, per fortuna mia la fanno gli altri. 
- Ghigo: Ah! E quanto può valere? 
- Bulldozer: Eh parecchio, perciò attento a non romperla. 
- Ghigo: Oh e chi te la rompe, io la guardo e basta. Con quello che vale, ci mancherebbe altro! È un pezzo raro! " 

Dal film: Lo chiamavano Bulldozer



Coralli e conchiglie sequestrati perché commerciati illegalmente.
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