martedì 15 febbraio 2011

Torri di avvistamento

" ... Poco portäi in là volta la testa,

che me parve veder molte alte torri;
ond’io: "Maestro, dì, che terra è questa?".

Ed elli a me: "Però che tu trascorri
per le tenebre troppo da la lungi,
avvien che poi nel maginare abborri. 

Tu vedrai ben, se tu là ti congiungi,
quanto ’l senso s’inganna di lontano;
però alquanto più te stesso pungi". 

Poi caramente mi prese per mano
e disse: "Pria che noi siam più avanti,
acciò che ’l fatto men ti paia strano, 

sappi che non son torri, ma giganti,
e son nel pozzo intorno da la ripa
da l’umbilico in giuso tutti quanti ". 

Come quando la nebbia si dissipa,
lo sguardo a poco a poco raffigura
ciò che cela ’l vapor che l’aere stipa ... "

Divina Commedia

Inferno - Canto XXXI
Dante Alighieri




Le torri di avvistamento trovano la loro origine nelle strategie militari degli antichi romani e hanno la loro massima evoluzione tra il IX e il XVI secolo a causa della necessità difensiva dalle incursioni saracene; quelle con una struttura circolare, sparse lungo le coste hanno il principale scopo di allertare la popolazione e il corpo dei torrieri adempie a questo compito usando segnali luminosi quali il fumo di giorno e il fuoco di notte o acustici quali il corno, le campane e gli archibugi.



La porta d'entrata delle torri è molto stretta e sollevata dal suolo per garantire una certa sicurezza alla guardia; all'interno, alla base della torre vi è una cisterna dove vengono convogliate le acque piovane e sopra questa l'abitacolo della sentinella.



Alle torri circolari di guardia, si affiancano quelle di difesa dalla struttura quadrata, ubicate generalmente nell'entroterra, a tutela e protezione delle città, sono più grandi perché devono ospitare molti più uomini pronti ad attaccare il nemico con un arsenale in dotazione alla torre, di armi da fuoco, cannoni, columbrine e catapulte. 



© Sciarada Sciaranti

9 commenti:

  1. Oggi le torre non sono circulare ma mediocircolare. Capice mi "italiano"?

    RispondiElimina
  2. Tempo fa ne vidi alcune, specialmente quelle normanne in meridione...hanno un alone di mistero che le circonda, ricordo che sono posizionate sempre in un punto strategico, normalmente in alto.
    Bel post Sciarada, e le fotografie ottime come sempre.
    Buon pomeriggio! (qui piovoso)

    RispondiElimina
  3. History speaks through buildings like this. Hope you are having a good week.

    RispondiElimina
  4. Le coste calabresi sono piene di questi meravigliosi resti!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  5. ciao Sciarada...
    ti dovrei dire che ultimamente ho qualche problema ogni tal volta quando entro nel tuo blog: a parte che si carica non tanto veloce (ma questo, credo sia lo stesso problemma con il mio), ma quasi ogni volta, mi cade la linea, e mi compare link di I. Esplorer - la pagina non esistente... poi di solito io faccio click sulla pagina precedente (freccietta a sinistra dello schermo) e solo così, finalmente, riesco entrare nel tuo sito.... non so questo sià il risultato dei problemmi leggati al mio pc, o forse hai qualche gaghet che crea questi qui-quo-qua...

    In ogni caso, ti lascio un enorme abbraccio con tanto affetto!!!!

    RispondiElimina
  6. Ciaio, Sciarada
    Circulaires, carrées, en ruines ou en bon état? les vieilles tours nous ijnterrogent toujours sur leur passé.

    RispondiElimina
  7. Le torri sono così antiche e storiche! Bella foto

    RispondiElimina
  8. Ciao Sciarada, a Reggio, in via Marina alla fine di via Giudecca, esisteva una Torre quadrata, forse eretta allo scopo che hai accennato, nella quale fu esiliata Giulia, figlia di Ottaviano Augusto e moglie dell'ingegnere/ammiraglio Agrippa. Dicunt, sia stata abbattuta dopo il terremoto del 1908, pur essendo rimasta intatta. Era necessario?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No Andrea, non era necessario, distruggere la memoria storica dei luoghi è pura follia criminale.

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...