sabato 1 gennaio 2011

Capodanno

I festeggiamenti più antichi inerenti il Capodanno risalgono al 2° millennio a.C.
In Mesopotamia nell'antica Babilonia 2000 anni prima di Cristo, oltre 4000 anni fa, dopo l'equinozio di primavera alla prima luna nuova, con l'arrivo delle piogge portatrici di nuova vita, si festeggiava l'Akītu, la nascita dell'universo originato dalla vittoria del dio dell'ordine Marduk sulla dea del caos Tiamat. Per commemorare questo evento il re babilonese che era il rappresentante dell'ordine, permetteva al popolo di vivere nel caos più assoluto, per 11 giorni si poteva danzare bere e mangiare senza freni, si potevano compiere atti immorali e gli schiavi potevano perfino insultare i padroni, si partecipava poi alla processione che solennizzava la vittoria di Marduk su Tiamat, si leggeva pubblicamente l'Enuma elish che narra l'epopea della creazione e si assisteva a riti esoterici e di esorcismo che avevano l'intento di scacciare gli spiriti maligni.

Marduk


Tiamat


Marduk e Tiamat

Gli antichi egiziani, il giorno di Capodanno nel mese di agosto festeggiavano l'anniversario della nascita della dea Hator, le sacerdotesse della dea, poco prima dell'alba, ponevano la sua immagine all'aperto, in modo tale che i primi raggi del sole nascente si posassero su si essa, dopo di che si dava inizio a vere e proprie orge accompagnate da canti e vino. Hator era la dea dell'amore, della gioia, della musica della danza e successivamente divenne anche la dea dei morti che aiutava a raggiungere il cielo con una scala.


Hator

Nel mese di Poseidone a cavallo tra dicembre e gennaio nell'Attica si celebravano le Dionisie Rurali o Piccole Dionisie legate alle attività contadine e al ciclo delle stagioni, ogni demo che costituiva un unità amministrativa governata da un demarco sceglieva una data diversa per il festeggiamento in modo che tutti potessero assistere alle varie manifestazioni, le più importanti erano le falloforie, processioni in cui venivano esposti simulacri fallici dedicati alle preghiere e agli inni per la fertilità della terra e la buona produttività della semina. Seguivano poi le rappresentazioni teatrali tragiche e comiche.


Raffigurazione di Dioniso con i satiri

Gli antichi romani celebrarono il Capodanno nel mese di marzo fino a quando nel 46 a.C. Giulio Cesare, seguendo il calendario Giuliano sincronizzato con il sole, stabilì che l'anno nuovo iniziava il primo gennaio, giorno in cui si festeggiava Giano bifronte, il dio dell'inizio e della fine, dei passaggi e delle porte, raffigurato con una faccia che guardava indietro verso il passato e una faccia che guardava in avanti verso il futuro, a lui i sacerdoti offrivano il farro e una focaccia di farina cotta in forno con cacio grattugiato, uova e olio.

Il primo gennaio, che per volere di Giano fino al 487 d.C. fu un giorno lavorativo:

"Consacrai al lavoro l'anno che appena comincia perché non sia l'intero ciclo ozioso"

Publio Ovidio Nasone

si usava pranzare con gli amici e ci si scambiava numerosi doni propiziatori per accumulare l'abbondanza tutto l'anno ("strenarium commercium"), un regalo tipico:

"Perché l'anno che inizia sia dolce"

Publio Ovidio Nasone

era un vaso bianco colmo di datteri, fichi, mele e miele, adornato con ramoscelli di alloro tagliati sul monte Velia (situato dove oggi sorge il Colosseo) dagli alberi del bosco della via sacra alla dea di origine sabina Strenia, portatrice di fortuna, felicità e potenza, dal suo nome deriva la parola latina strena- presagio fortunato, da cui strenna.
I paesi europei adottarono il calendario Giuliano ma ancora nel medioevo non vi era una data comune per festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo, solo dopo l'avvento del calendario Gregoriano nel 1582 si acquisì definitivamente la data del primo gennaio come inizio dell'anno nuovo.



Giano

La tradizione sostiene che la notte di Capodanno sia di buon augurio indossare qualcosa di vecchio che rappresenti l'anno che sta per finire, qualcosa di nuovo che simboleggi l'anno che inizia e qualcosa di rosso come amuleto d'amore, fortuna, fertilità e fecondità.

Riti propiziatori

1 La notte del 31 dicembre bisogna mangiare le lenticchie, perché ogni lenticchia simboleggia una moneta, quindi più se ne mangeranno più soldi si avranno.
2 Bisogna mangiare, lo zampone e il cotechino che essendo estremamente nutrienti sono il simbolo dell'abbondanza e preludio di un anno ricco e fortunato.
3 Bisogna mangiare l' uva perché come sostiene un proverbio: "chi mangia l'uva per Capodanno conta i quattrini tutto l'anno", il proverbio è nato dalla tradizione contadina, per cui chi riusciva a raccogliere l'uva in inverno aveva avuto un raccolto abbondante.
4 Bisogna mangiare frutta secca e melagrane, sempre per propiziarsi l' abbondanza.
5 Bisogna baciarsi sotto un rametto di vischio, pianta benaugurale che dona prolificità spirituale e materiale. Per approfondire cliccare su: Il Ramo d'oro
6 Sembra che accogliere in casa dopo la mezzanotte un prete o un uomo alto dai capelli neri sia propiziatorio per l'abitazione.
7 E' auspicabile che la prima persona che si incontra per strada il primo gennaio sia un vecchio, perché è simbolo di lunga vita o in alternativa un gobbo che porta sempre bene ma in modo particolare in questo giorno in cui le forze universali hanno il loro massimo potere, la fortuna è propiziata anche dall'incontro con un carro di fieno o un cavallo bianco.
8 C'è anche chi crede che il primo gennaio sia necessario iniziare tutti i lavori perché così durante l'anno riusciranno tutti bene o al contrario c'è chi crede che in questo giorno sia necessario riposare per assicurarsi di non affaticarsi troppo durante l'anno.

Riti apotropaici

9 Per liberarsi della negatività e del male che si è accumulato durante tutto l'anno passato, si usa buttare dalla finestra oggetti vecchi ed inutilizzati.
10 A S. Silvestro bisogna aprire poco prima della mezzanotte una finestra in una stanza buia per scacciare gli spiriti del male e una finestra in una stanza illuminata per accogliere gli spiriti del bene, anche i botti sparati a cavallo della mezzanotte servono per scacciare gli spiriti del male.

Riti divinatori

11 Allo scoccare della mezzanotte se si butta nell'acqua dello stagno fuso, dalla forma solidificata si potranno trarre presagi sull'anno nuovo.
12 I contadini, il primo gennaio prendono da una spiga 12 chicchi di grano e li dispongono in cerchio sulla brace, i chicchi che salteranno indicheranno i mesi dell'anno nuovo in cui il prezzo del grano aumenterà.
13 La credenza delle calende fa pensare che ci sia una corrispondenza diretta tra il tempo atmosferico dei primi dodici giorni dell'anno nuovo e quello dei dodici mesi successivi, esiste anche una variante in cui la corrispondenza è inversa. Il rituale invece prevede di versare del sale su 12 noci o su 12 spicchi di cipolla che si lasceranno tutta la notte all'aperto e il giorno dopo in relazione allo stato della noce o dello spicchio di cipolla si potrà scoprire quali saranno i mesi più piovosi e quelli più secchi.

Inoltre

È credenza che nell'attimo in cui scocca la mezzanotte l'acqua di sorgente si trasformi in oro quindi chi in quell'istante raccoglierà l'acqua riuscirà a portarsi a casa un secchio d'oro.

© Sciarada Sciaranti

P.S.
Auguri a te Matteo per questo tuo viaggio, iniziato la vigilia di questo nuovo anno


Caporal maggiore Matteo Miotto
24 anni
di Thiene - Vicenza
7° reggimento alpini di Belluno
Farah-Afghanistan
31 dicembre 2010


11 commenti:

  1. Carissima Sciarada il tuo post è super!!!!! Auguri di buon anno,sia per te e la tua un felicissimo 2011 , che buona parte dei sogni e desideri si possano realizzare e che tanta salute e gioia invada la tua casa, ciao Sr.

    P.S.Sono vicina con il cuore alla famiglia
    Miotto.

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  2. Gran bel post... moltooo interessante!!
    Happy New Year, my friend. All the best.

    Sono andata a leggere la lettera che il Caporal maggiore Matteo Miotto aveva scritto al nonno dal fronte... molto commuovente

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  3. Ciao Sciarda il tuo post è impeccabile, vorrei donarti tanta fortuna ...o almeno un pizzico in più di quella avuta fin'ora
    Passa qui http://memoriedigabe.blogspot.com/2011/01/vola-nellaria.html

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  4. Ti auguro le cose più belle! Un abbraccio,
    Giacinta

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  5. Happy New Year and once again a well researched and interesting post with information that I was unaware of.

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  6. Grazie di questo blog tanto istruttivo come sempre. Un carissimo saluto e auguri di Felice 2011!

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  7. Thanks for your visits and lovely comments;o)

    ***
    All my best wishes for the new year****

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  8. non bisognerebbe mai credere troppo ai riti e nemmeno forse troppo alle guerre, si finisce sempre per essere schiavi di qualcuno. buon anno e tanto sole e fortuna a te.

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